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Inizieranno a breve le operazioni di bonifica dei tre siti (Chidichimo, Tre Ponti, nel territorio di Cassano, e Capraro nel territorio di Cerchiara di Calabria) interessati, circa 15 anni fa, dall’interramento di ferriti di zinco provenienti dalla Pertusola di Crotone. A comunicarlo è il sindaco di Cassano e consigliere regionale, Gianluca Gallo, a seguito di una riunione convocata a Catanzaro dal vicepresidente della Giunta regionale, Antonella Stasi, su richiesta dello stesso Gallo. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte anche l’assessore regionale all’Ambiente e sub commissario delegato all’emergenza ambientale, Franco Pugliano, l’amministratore delegato della «Syndial», Sergio Polito, e l’assessore all’ambiente del Comune di Cerchiara, Pietro Cerchiara, si è discusso delle sorti delle circa 30 mila tonnellate di scarti di lavorazione del ciclo industriale della Pertusola sud di Crotone che, attorno alla metà degli anni novanta, sono stati illecitamente stoccati nelle campagne di Cerchiara e Cassano. Le operazioni di risanamento, avviate dai due comuni, erano state stoppate lo scorso maggio per volontà del ministero dell’Ambiente, che aveva girato alla Syndial il compito di provvedere alla bonifica. «Per bocca del suo amministratore delegato, Syndial – è scritto in una nota – ha infatti confermato l’avvenuto avvio delle operazioni di messa in sicurezza dei siti contaminati, oggetto altresì, proprio in questi giorni, di attività di studio morfo-geologico e ha annunciato la disponibilità a procedere al risanamento ambientale, che dovrebbe avere inizio nell’arco dei prossimi due mesi». «La situazione – ha commentato Gallo (in foto) – sembra evolvere favorevolmente. L’intenso lavoro istituzionale portato avanti negli ultimi anni dai comuni di Cerchiara e Cassano con la collaborazione della Regione ha trovato interlocutori attenti e sensibili nella vicepresidente Stasi e nell’assessore Pugliano. Siamo più che fiduciosi. La Syndial ha assunto impegni chiari, temporalmente definiti. Confidiamo che presto si possa centrare l’obiettivo della bonifica, da lungo tempo atteso dall’intera Sibaritide».
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