L'azione del primo gol del Catanzaro (Foto Rosito)
3 minuti per la letturaCATANZARO – È un’altalena di emozioni il primo atto della sfida tra Catanzaro e Vibonese che determinerà chi precipiterà tra i Dilettanti. In una gara dai mille capovolgimenti, alla fine sono i padroni di casa a portare a casa la vittoria e a immagazzinare il vantaggio del doppio risultato nella gara di ritorno.
In avvio, Erra rilancia, dopo due mesi, Carcione in mezzo al campo mentre Campilongo risolve con Franchino il ballottaggio sulla fascia destra con Legras interno. Con le due tifoserie a scambiarsi reciproci incoraggiamenti, è il Catanzaro a tentare subito di indirizzare il match e, dopo un tiro di poco a lato dello stesso Carcione, al 4’ passa in maniera alquanto fortunosa. Su una scudisciata su angolo di Giovinco, Russo sbaglia l’uscita con la palla che rimbalza sulla linea di porta.
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Nel tentativo di allontanarla, Sowe la infila nella propria rete. Passato lo choc dello svantaggio immediato, la Vibonese comincia a riorganizzarsi ed approfittando anche di un Catanzaro che rincula all’indietro invece di pressare, mantiene un costante possesso del pallone. Al 20’ proprio una lunghissima azione dei rossoblu si conclude con la rete del pareggio. La palla viaggia più volte da destra a sinistra fin quando Viola trova il filtrante giusto per Bubas che sbuca alle spalle dell’immobile difesa di casa e di giustezza infila l’angolino di De Lucia. Il pari, ma, più ancora, la constatazione che la Vibonese sia padrona del gioco, convince Erra a cambiare modulo passando al 4-3-3. La Vibonese, però, non si scompone, tanto che l’unica conclusione arriva, al 36’, su una punizione dal limite che Carcione consegna debolmente tra le braccia di Russo.
La ripresa si apre con tanti duelli in mezzo al campo dai quali, più che da azioni manovrate, si originano le palle gol. Già al 9’, Icardi prova la conclusione dal lite con palla che finisce oltre la traversa. Passano quattro minuti e la Vibonese, complice un mancato fischio arbitrale per un fallo su Icardi in mezzo al campo, lancia Viola nella trequarti giallorossa. Dai 30 metri, l’ex Monopoli lascia partire un fendente che rende vano il tuffo di De Lucia. Sembra una sentenza, ma, nel momento in cui l’inferno della D sembra spalancarsi sotto i piedi, il Catanzaro trova un pizzico di buona sorte per risalire la corrente. Al 18’ l’arbitro pareggia i conti non fischiando un fallo di Sarao in piena area vibonese, la palla nel frattempo giunge a Zanini che dal limite trova una carambola vincente per il gol del pari.
Il doppio errore arbitrale infiamma gli animi ed a pagarne le conseguenze è Giuffrida che entra a piedi uniti su Sarao guadagnandosi il rosso diretto. Il Catanzaro, nel quale Erra ha sostituito un fischiatissimo Carcione, molla gli ormeggi e si riversa in avanti ed al 29’ Sarao trova il gol decisivo con una girata di testa su cross di Sabato indirizzata nell’angolino basso alla sinistra di Russo. Con la Vibonese raccolta all’indietro, i giallorossi provano a ampliare il divario ma Sarao, per due volte, non trova la giocata giusta lasciando aperto un confronto che troverà la sua definizione tra sette giorni al Luigi Razza.
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