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Beppe Grillo in teatro a Catanzaro

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CATANZARO – Prosegue il tour calabrese del garante del popolo cinquestelle, Beppe Grillo, che dopo aver toccato Corigliano e Catanzaro, si prepara per la terza tappa di questa sera a Reggio Calabria.

«Pochi ma buoni» ha esordito il comico nello spettacolo di ieri tenutosi presso il Politeama “Mario Foglietti” del capoluogo, dove ad accoglierlo è stata una folta platea che lasciava comunque semivuote le balconate del teatro.

IL CASO DELLA CALABRIA: SOLO IL 12% HA DIRITTO

Quella di Catanzaro non è stata difatti una delle date più fortunate del tour ma ciò non ha di certo frenato l’irruenza grillina nel percorrere fatti e personaggi – rigorosamente del panorama politico – che stanno interessando lo scenario italiano. Qualche battute su Salvini ed un paio di frecciatine a Renzi ed alla vicenda giudiziaria dei genitori di quest’ultimo e lo spettacolo può iniziare con una serie di appunti sulla regione che lo ospite ed il suo dialetto. Non possono di certo mancare, a pochi giorni dall’avvio, le considerazioni sul tanto sudato reddito di cittadinanza dove, il padre del M5S, si ritrova basito nel constatare il basso tasso di richiesta nei comuni del sud e della Calabria in particolare.

Poi una frase gela parte del pubblico. «C’è un paese qui che si chiama Dinami. Si dice che questo sia il più povero d’Italia e nessuno ha fatto domanda per il reddito. E allora diciamocelo – afferma – o lavorate tutti in nero o siete tutti della ‘ndrangheta!».

Un commento che successivamente viene addirittura rincarato dalla “colpevolezza” dei meridionali di «essersi appropriati del clima del nord e aver mandato su la mafia». Lo show prosegue con elogi nel essere (la Calabria) patria dei migliori medici «che siete bravi ad esportare» precisa. Poi lo spettacolo viene piacevolmente interrotto dal 39enne Fabrizio Paonessa, un ingegnere informatico di questa terra, ideatore di un software in grado di monitorare vaste aree, interi comuni, scovando evasori fiscali e abusivismo.

Un progetto che ha dell’incredibile e ci si chiede come mai se ne senta parlare solo ora. La serata catanzarese si chiude con una una presa di distanza dalla politica dell’attuale Governo, del quale Grillo si etichetta però «responsabile morale» invitando i presenti a lanciargli contro i mandarini – distribuiti all’ingresso – per ogni errore fino ad ora commessi.

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