X
<
>

I 2cellos

Share
5 minuti per la lettura

OLTRE 400 milioni di visualizzazioni Youtube. Sold out da New York a Tokyo a Londra e via dicendo: i 2Cellos apriranno la diciassettesima edizione di “Armonie d’Arte Festival”, ideato e diretto da Chiara Giordano. L’appuntamento – in esclusiva per il Sud d’Italia del loro tour mondiale – è per martedì 27 giugno alle 22.00 nella splendida cornice del Parco Scolacium, Roccelletta di Borgia (Cz). Intanto, i due violoncellisti sloveno-croati Luka Sulic e Stjepan Hauser continuano a sorprendere nel solco di quanto Sir Elton John ha detto di loro: «Andate a vederli dal vivo perché è davvero sorprendente! Non ricordo di aver visto nulla di così eccitante da Jimi Hendrix nel clima innovativo degli anni 60!».

LEGGI L’ANNUNCIO DELL’ARRIVO
ALL’ARMONIE D’ARTE FESTIVAL DEI 2CELLOS

“The Score Tour” 2017 (con tappe in Europa, Giappone e Usa) partito lo scorso 22 marzo dal Palladium di Londra, arriva dopo “Score” (Portrait/Sony Music Masterworks), quarto lavoro in studio dopo “2Cellos” (2011), “In2ition” (2013) e “Celloverse” (2015). Il lavoro è dedicato alle rivisitazioni in chiave 2Cellos di temi originali tratti da altrettanto memorabili film. Un esempio? “Il Padrino” di Nino Rota, “Momenti di Gloria” di Vangelis, “My Heart Will Go On” tema portante di Titanic del premio Oscar James Horner, “Game Of Thrones Medley”, primo singolo estratto il cui video ha già totalizzato oltre 5 milioni di visualizzazioni sul canale youtube dei 2Cellos . Si continua con “Moon River”, tema celeberrimo di Colazione da Tiffany, appena pubblicato come secondo singolo.

«Nel loro spettacolo più ambizioso e impegnativo realizzato finora, accompagnati da una Strings Orchestra, i 2Cellos suoneranno per la prima volta dal vivo i brani del nuovo album e per la prima volta in questa formazione, insieme al poderoso batterista Dušan Kranjc, i sensazionali mash-up del loro repertorio, ovvero la rilettura delle hit rock e pop, come “Thunderstruck”, “Satisfaction”, “Whole Lotta Love”, “Smooth Criminal”, che li hanno resi le indiscusse rockstar del violoncello in tutto il mondo e che continuano a registrare milioni di visualizzazioni in rete (già superati i 400 milioni di views solo sul canale Youtube ufficiale)», così viene presentato il live.

GUARDA IL VIDEO

E in attesa del concerto-evento allo Scolacium, la parola ai 2Cellos.

Per cominciare, com’è nato il rapporto con Elton John?

«Quando abbiamo postato su youtube il nostro video di “Smooth criminal”, nel 2011, è diventato subito virale e tutti hanno iniziato a parlarne. Molte persone influenti hanno iniziato a contattarci, per esempio, case discografiche, diversi media, tv shows e una delle persone che ha visto il video e ci ha chiamati è stata Sir Elton John che ci ha chiamato personalmente al telefono e ci ha invitato ad andare in tour con lui. È stato incredibile, un sogno diventato realtà. E da allora siamo partiti in tour con lui, aprivamo i suoi concerti, suonavamo insieme a lui. Siamo stati ospiti in un suo album e lui è stato ospite in un nostro album e così siamo diventati molto amici, straordinario!».

Come avete fatto a diventare delle star anche sui social?

«Il segreto è molto semplice: devi avere qualcosa di veramente unico, un’idea davvero originale e devi credere moltissimo nel tuo progetto. Quello che proponi deve essere qualcosa di veramente convincente, potente, forte talmente tanto che le persone sentono il bisogno di condividerlo con altre persone, con i loro amici. Questo è quello che è accaduto a noi. 2 Cellos è davvero un’inusuale combinazione. Le persone non sono abituate a vedere una cosa simile, noi siamo davvero diversi dagli altri. E poi suoniamo con immensa passione. E anche quando abbiamo partecipato ad XFactor, il nostro arrangiamento era molto interessante. Non era solo una semplice cover di una canzone, era un qualcosa di nuovo, la melodia poteva sembrare familiare, ma con un determinato arrangiamento diventava qualcosa di nuovo. Insomma bisogna avere una visione a lungo termine e lavorare duro, tutto qui!».

I vostri punti di riferimento?

«Ci sono tante pietre miliari nella nostra carriera, per sei anni tutto è stato una pietra miliare. Abbiamo iniziato dal top quindi è difficile mantenere questo fantastico inizio che abbiamo avuto. La prima cosa che noi due abbiamo fatto insieme è stata il video Smooth criminal che è diventato un successo mondiale subito, questo è stato il nostro inizio. Poi la nostra prima apparizione tv è stata all’ Ellen Degeneres Show, il nostro primo concerto è stato all’ ITunes Festival a Londra. Non puoi iniziare meglio di così. Poi il tour con Elton John è un’altra pietra miliare, inoltre abbiamo iniziato a fare i nostri concerti nelle stesse arene in cui ci eravamo esibiti con Elton. Per esempio l’anno scorso abbiamo festeggiato il nostro quinto anniversario all’Arena di Verona, e quindi ci siamo esibiti in Piazza a Zagabria: quindicimila persone. Ora abbiamo inciso un album con la London Symphony Orchestra che è una delle migliori al mondo e anche questa è una pietra miliare musicale. Queste sono le nostre pietre miliari ed è difficile sceglierne una. Abbiamo inoltre collaborato con moltissimi artisti come Red Hot Chilli Peppers, Bocelli, Zucchero, George Michael, Lang Lang e tanti altri».

Come conciliate la vostra formazione classica con la scelta di un repertorio che spazia da cover degli U2, a Nine Inch Nails, da Sting ai Coldplay, dagli AC/DC ai Nirvana, ai Muse, ai Kings of Leon alle musiche per film?

«Questo è il bello! Noi suoniamo tutto. Non dividiamo la musica in due differenti categorie. A noi piace suonare la bella musica, e mettiamo il nostro cuore e la nostra passione in tutto quello che suoniamo. Quando suoniamo rock, cerchiamo di essere rock, quando suoniamo ballate romantiche provenienti da colonne sonore cinematografiche cerchiamo di essere più gentili e romantici possibile nell’interpretarle. Questi contrasti sono straordinari e questa è la ragione per cui i nostri concerti sono così interessanti. C’è una enorme varietà, inizi con la musica gentile, con melodie che sembrano paradisiache e finisci con suoni direttamente dall’inferno. È incredibile vedere in un solo show così tanti stili differenti».

Progetti futuri?

«Non lo sappiamo ancora, non ci abbiamo pensato, abbiamo tempo! Abbiamo appena inciso un nuovo album, non c’è fretta!».

Un sogno nel cassetto?

«Il mio sogno – risponde Stjepan – non è affatto nascosto: voglio diventare la star numero uno al mondo, il più grande, il migliore, quello che vende più album, che vende più biglietti! Questo è il mio sogno e questo è quello a cui aspiro».

La Calabria che vi immaginate?

«Immagino e spero – dice ancora Stjepan – che la Calabria sia molto bella, che ci sia buon cibo, belle persone e bel tempo e quindi…ci vediamo in Calabria!».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE