INDICE DEI CONTENUTI
- 1 Max Giusti, cosa l’ha spinta a portare in scena “Bollicine”?
- 2 Cosa rappresentano per lei le bollicine e come si collegano al suo ritorno sul palco?
- 3 In questo spettacolo, farà confessioni particolari e svelerà le verità più scomode. Cosa possiamo aspettarci?
- 4 In questo spettacolo, ci sarà un’interazione con il pubblico?
- 5 Max Giusti è felice di tornare in Calabria?
- 6 Quale messaggio desidera lanciare al pubblico?
- 7 Un aneddoto o una curiosità da backstage di “Bollicine”?
- 8 Un consiglio ai giovani che desiderano intraprendere un percorso nel mondo dello spettacolo e della recitazione?
- 9 Quali sono i progetti futuri di Max Giusti dopo “Bollicine”?
L’IRRIVERENTE e acclamato comico Max Giusti sta per tornare sul palcoscenico, pronto a scuotere le coscienze del grande pubblico con il suo nuovo spettacolo “Bollicine”. Sabato 6 aprile al Teatro Comunale di Catanzaro e domenica 7 aprile al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, la stagione teatrale di Ama Calabria si accende con uno spettacolo che promette di regalare una bella dose di buonumore e tante risate. Dopo un periodo in cui ha vestito i panni del Marchese del Grillo, il celebre comico torna a indossare l’abito da mattatore per offrire al pubblico una performance unica e sorprendente.
Ma cosa si nasconde dietro il titolo “Bollicine”? Il riferimento non è casuale: le bollicine sono da sempre compagne di brindisi, simbolo di festa e di momenti speciali da celebrare con allegria e spensieratezza. Al tempo stesso, le bollicine accompagnano un’atmosfera intimista ed è proprio in questo clima di convivialità che Max Giusti si presenta sul palco con una sincerità disarmante. L’artista si lascia andare a particolari confidenze. Per saperne di più, abbiamo intervistato Max Giusti.
Max Giusti, cosa l’ha spinta a portare in scena “Bollicine”?
«Ho pensato che fosse arrivato il momento di togliere l’abito buono ed essere molto franco. Con “Bollicine” mi sono completamente “stappato”. Ho capito che, a volte, l’eccessiva educazione ci inibisce e ci porta a non dire alcune cose che, a mio parere, invece, andrebbero dette».
Cosa rappresentano per lei le bollicine e come si collegano al suo ritorno sul palco?
«Sicuramente, ci sarà un clima molto festoso. Questo spettacolo mi piace molto perché è contemporaneo ed è proiettato al futuro. Non c’è mai un paragone col passato».
In questo spettacolo, farà confessioni particolari e svelerà le verità più scomode. Cosa possiamo aspettarci?
«Si parlerà di una generazione che ci vede ormai genitori, mentre noi cerchiamo di essere amici dei nostri figli. Vedremo che anche noi siamo stati vittime del patriarcato. Parlerò dei cambiamenti della società. Faccio una provocazione: hai fatto caso che da quando anche all’uomo tocca cucinare, in Italia, è scoppiato il delivery? (esplode una risata, ndr). Racconterò tantissime situazioni contemporanee. Non mancherà il riferimento al modo in cui le persone si informano. Ormai, sono in pochi a comprare il giornale cartaceo. Tutti affermano di informarsi online, ma se chiedi alla platea chi ha fatto l’abbonamento a un sito di informazione, a rispondere positivamente è solo il 3%. Quindi, come si informano le persone? Leggono i titoli in homepage e poi fanno un pronostico, una previsione? Ad esempio, se appare una notizia di questo tipo: “Cade dal terzo piano e… Se vuoi continuare a leggere, abbonati per tre anni”, il lettore dirà: “Mi abbono? Ma che mi importa, mica mi sono buttato io?!” (ride, ndr). Ecco, questo è uno spettacolo dinamico».
In questo spettacolo, ci sarà un’interazione con il pubblico?
«Si! Lo spettacolo non ha una quarta parete. Per questo tour ho chiesto che la sala non sia completamente al buio perché mi piace interagire con il pubblico. Sia a Catanzaro sia a Lamezia c’è già il sold out. Sarà un mega incontro».
Max Giusti è felice di tornare in Calabria?
«Sono molto contento. Sono stato a Catanzaro tanti anni fa. È la prima volta a Lamezia Terme. Saranno le ultime due date, prima del debutto a Roma dell’11 aprile al Sistina. Sono convinto che la Calabria mi porterà fortuna».
Quale messaggio desidera lanciare al pubblico?
«Non voglio lanciare alcun messaggio se non quello di essere sempre informati e non smettere mai di migliorarsi. Voglio portare due ore di divertimento non banale. Scordate il Max di Rai1. Immaginate un comedian moderno che sale sul palcoscenico. Mi auguro che tutti scoprano qualcosa in più di me e di quello che hanno intorno tutti i giorni».
Un aneddoto o una curiosità da backstage di “Bollicine”?
«Ci saranno dei momenti in cui ci immergiamo nella musica contemporanea e nelle playlist dei nostri figli. Inizialmente, abbiamo avuto difficoltà a far funzionare l’autotune. Ci sono volute due tappe per riuscirci correttamente».
Un consiglio ai giovani che desiderano intraprendere un percorso nel mondo dello spettacolo e della recitazione?
«Credeteci sempre! Non aspettate che qualcun’altro lo faccia al posto vostro. Siete voi a dover credere in voi stessi, soprattutto all’inizio. Ascoltate tutti ma siate fate le vostre scelte autonomamente. Non credete a chi vi dice che adesso vogliono fare tutti gli attori, i cantanti. Se ce l’ho fatta io, sempre che io ce l’abbia fatta, c’è posto per tutti».
Quali sono i progetti futuri di Max Giusti dopo “Bollicine”?
«Dopo la tournée di “Bollicine”, inizierà il nuovo programma della Gialappa’s Band. Dopo dieci anni, sono tornato a interpretare un po’ di personaggi. A settembre, vi aspetto con un nuovo film in televisione».
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