La rotatoria di Catanzaro
2 minuti per la letturaCATANZARO – E’ Catanzaro la “maglia nera” tra le città italiane per mobilità sostenibile, mentre Parma si conferma regina delle città “eco-mobili” italiane.
E’ il risultato che emerge dal XII Rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, per il 2017, elaborato dall’associazione Euromobility con il Patrocinio del ministero dell’Ambiente, fra tutti i capoluoghi di regione, i due capoluoghi delle Province autonome e i capoluoghi di Provincia con più di 100.000 abitanti.
Per quanto riguarda Parma suo asso nella manica è un Piano urbano della mobilità sostenibile e mezzi pubblici a basso impatto, aree pedonali e Ztl, servizi per la condivisione di auto e due ruote e la gestione affidata a un mobility manager. Sul podio la seguono Milano e Venezia mentre Cagliari, al settimo posto, è l’unica città del sud nella top ten, dove Brescia si piazza al quarto posto, seguita da Padova e Torino.
Completano le prime dieci posizioni Bologna, Verona e Modena. Roma perde posizioni e scivola al 23esimo posto mentre la maglia nera va, appunto, a Catanzaro, preceduta da Potenza e Campobasso.
Il tasso di motorizzazione – che misura quanti veicoli ci sono in rapporto alla popolazione residente – continua ad aumentare (+0,8% dal 58,5% al 59,3%) in linea con il dato nazionale (+1,2%) anche se aumentano i veicoli a basso impatto, soprattutto Gpl, che raggiungono in totale il 9,46% del parco nazionale circolante, e quelli ibridi ed elettrici che aumentano del 45%. Al palo i veicoli a metano (2,49%). L’Italia, evidenzia il rapporto, si allontana sempre più dalla media europea di circa 49,8 auto ogni 100 abitanti.
Nel 2017 il tasso di motorizzazione è aumentato in 49 delle 50 città ad eccezione di Reggio Emilia (-0,60%): le città con l’indice più alto sono L’Aquila (76,5 auto ogni 100 abitanti) e Potenza (75,1), seguite da Perugia (72,7), Campobasso (70,7) e Catania (70,3). Le città più virtuose, dove circola il minor numero di auto per 100 abitanti sono Venezia (42,8), Genova (46,9), Milano (51,3) e Firenze (51,8), secondo i dati dell’Osservatorio 2018. P
er i motocicli l’indice medio di motorizzazione è di 13,6 ogni 100 abitanti, molto più elevato della media europea (circa 6,9). Le auto invadono le nostre città, sono diventate 817 per chilometro quadrato e Torino, Napoli e poi Milano sono quelle con la maggiore densità. Peggiora la qualità dell’aria, dopo il miglioramento del 2016 dovuto a condizioni meteorologiche favorevoli: scendono da 23 a 20 le città che rispettano tutti i limiti di normativa.
Luci e ombre per la mobilità condivisa: stabile il car sharing convenzionale (in cui l’utente preleva e riconsegna i veicoli in parcheggi ben definiti) mentre continua l’espansione del free floating (con prelievo e riconsegna in qualsiasi punto all’interno dell’area prevista dal servizio). Infine, sembra riprendersi il bike sharing (le biciclette condivise presenti nel 2017 in 21 delle 50 città) con l’ingresso del free floating anche se la gestione di chi fornisce il servizio incontra molti ostacoli.
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