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Carabinieri davanti l'ospedale di Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Anche quest’anno i Carabinieri della Biodiversità di Catanzaro ed il Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme celebreranno “La Befana della Biodiversità”, un evento speciale di educazione ambientale e solidarietà organizzato a favore dei piccoli degenti del reparto di pediatria dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme diretto dalla dottoressa Mimma Caloiero.

La “Befana della Biodiversità” avrà luogo giorno 6 gennaio alle ore 10,30 presso l’ingresso principale dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme.

Seppure l’emergenza sanitaria in corso non permetterà un incontro diretto con i piccoli degenti, con i medici e con il personale sanitario del reparto pediatrico, il comandante dei Carabinieri Biodiversità colonnello Nicola Cucci ed il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Lamezia Terme Antonio Gallucci hanno voluto ugualmente dare continuità all’attività di “adozione del reparto di pediatria” proseguendo il percorso iniziato nel 2018.

All’ingresso dell’ospedale verrà allestito un piccolo stand dove i militari ed il personale civile del Reparto offriranno doni e materiale informativo ed educativo per dare continuità alle attività di divulgazione della cultura della sostenibilità ambientale, della convivenza civile e del rispetto dell’ambiente promuovendo la conoscenza e l’amore per la natura e la biodiversità.

Inoltre, in una area verde dell’ospedale, verrà messa a dimora una pianta di Orniello (Faxinus ornus L.), offerta dai carabinieri quale primo passo per la creazione di un “giardino della salute” che potrà offrire ai degenti dell’ospedale ed ai loro familiari una area verde dove potersi incontrare a contatto con la natura.

Nei prossimi mesi altre piante verranno donate e messe a dimora per dar vita, anche presso l’ospedale di Lamezia Terme, ad una area verde da ricomprendere nel progetto nazionale di educazione ambientale “Un Albero per il Futuro” attraverso il quale l’Arma sta coinvolgendo il mondo della scuola, le associazioni e gli enti nella realizzazione di un “bosco diffuso” sul territorio nazionale per contribuire a migliorare la qualità dell’aria ed avvicinare le nuove generazioni al patrimonio naturale ed ai valori di eco-sostenibilità verso una maggiore qualità ambientale a vantaggio della salute dell’uomo.

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