L'Università Magna Graecia di Catanzaro
7 minuti per la letturaTEMPO di ripartenza su più fronti, con la curva dei contagi che prosegue la sua discesa tanto sul territorio nazionale quanto più su quello regionale e mentre si parla già di una possibile seconda ondata, riprendono gradualmente e con le dovute accortezze, gli appuntamenti sportivi e ludici. Se sul fronte scolastico pare sia ufficiale il rientro dai primi di settembre, la polemica si gonfia ora sul mancato rientro nelle aule universitarie, quantomeno per sedute di esami e lauree.
La sicurezza però non è mai troppa e di come l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro stia affrontando questo periodo complesso ne abbiamo discusso con il Rettore Giovambattista De Sarro.
Professor De Sarro, in che modo sta organizzando la ripartenza il suo ateneo e quali strategie sono già state attuate in ottemperanza alle norme anti-contagio?
«Al fine di garantire la salubrità nelle aree amministrative e nei laboratori di ricerca, le misure preventive adottate dall’Ateneo hanno incluso, in primo luogo, una serie di provvedimenti organizzativi che rappresentano un aspetto fondamentale della prevenzione primaria, il cui obiettivo è l’eliminazione del rischio. La progressiva riattivazione delle attività lavorative non può infatti prescindere da un’analisi dell’organizzazione del lavoro atta a contenere il rischio e che ha previsto la rimodulazione degli spazi, delle postazioni e dell’orario di lavoro e l’articolazione in turni. Tutto ciò è stato fatto previa valutazione della ricevibilità massima di ogni ambiente, in termini di numero di persone che possono permanere in ciascun ambiente garantendo le misure di distanziamento sociale. Sono stati prontamente attivati appositi checkpoint agli ingressi, percorsi obbligati volti a ridurre i contatti tra il personale e protocolli ad hoc per la gestione di eventuali lavoratori affetti da sintomi riconducibili all’infezione da Sars-Cov-2. Altri provvedimenti hanno riguardato attività di formazione e informazione, garantendo la massima diffusione dei comportamenti corretti da adottare nell’ateneo, ma anche un’attenzione particolare rivolta alle procedure di sanificazione/decontaminazione giornaliera e periodica degli ambienti e degli impianti di condizionamento presso tutti gli edifici dell’Università, rendendo igienicamente sicura l’aria e gli ambienti mediante l’abbattimento delle cariche microbiche».
Nonostante le esortazioni del Ministro Manfredi, pare che molti siano gli atenei ancora titubanti sul ripristino di lezioni, esami e lauree frontali. Quando si tornerà in aula a Catanzaro?
«Nonostante la nostra Università abbia saputo cogliere questa importante sfida dell’erogazione della didattica a distanza, mostrandosi preparata ad affrontare tempestivamente questa emergenza, è sotto gli occhi di tutti la voglia dell’intero Paese di ritornare alla normalità. Tuttavia, la ripartenza dovrà avvenire con un solo filo conduttore ovvero la prudenza e di ciò ne sono fermamente convinto perché essendo componente del Comitato Scientifico dell’AIFA, ogni giorno ho modo di confrontarmi con le tesi anche degli altri esperti della comunità scientifica. In primis, occorrerà effettuare il costante monitoraggio della curva dei contagi e controllare quindi la diffusione del virus che ancora è in circolazione. Pertanto, se sussisteranno tutti i presupposti di cui sopra e adottando tutte le condizioni di sicurezza, molte delle quali richiedono anche interventi specifici in termini di organizzazione didattica e tecnica, al rientro della pausa estiva, l’intenzione è quella di riprendere gradualmente con le lezioni, con gli esami e le lauree in presenza, perché in ogni caso, per l’Ateneo, la tutela della salute è al primo posto. Questa volontà di ricominciare, nel caso dell’Ateneo di Catanzaro è molto di più avvertita in quanto essendo sede del Corso di Laurea di Medicina e Chirurgia, del CdL in Odontoiatria e Protesi Dentaria e di tutti i CdL delle Professioni Sanitarie, i piani didattici prevedono tirocini da svolgersi presso reparti delle Strutture Sanitarie».
L’emergenza sanitaria ha aperto le porte ad una grave crisi economica. Quali supporti e garanzie sono state offerte a studenti e membri della sua comunità accademica?
«In una Regione come la nostra, già con grosse difficoltà economiche, l’emergenza sanitaria ha aggravato la situazione a discapito delle famiglie a basso reddito. Gli Organi dell’Ateneo, in stretta sinergia con i rappresentanti degli studenti, che non hanno fatto mai mancare il loro supporto e il loro contributo in questa fase, comunicando tempestivamente le esigenze della componente studentesca, hanno fin da subito adottato dei provvedimenti per agevolare gli studenti. Infatti, con DR n. 415 del 13.03.2020 e con l’obiettivo di aiutare gli studenti e le loro famiglie, sono stati prorogati i termini di scadenza per il pagamento della terza e quarta rata, entrambe posticipate di circa un mese. Stesso provvedimento è stato adottato anche per i medici e per i non medici iscritti alle Scuole di Specializzazione così come sono stati prorogati, altresì, i termini di scadenza del bando per l’ammissione ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per l’attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola primaria, nella scuola secondaria di I grado e nella scuola secondaria di II grado, a.a. 2019/2020 e quello del FIT24, per non precludere le opportunità formative degli interessati. Ai dottorandi e agli assegnisti è stata data inoltre la possibilità di svolgere la propria attività in modalità telematica e con la supervisione dei propri Responsabili Scientifici, garantendo così, il corrispettivo dovuto. Altra importante novità è stata l’attivazione della modalità di lavoro agile per il personale tecnico amministrativo che ha consentito la continuità dei servizi e delle ordinarie attività lavorative e nel contempo è stata tutelata e si sta tutelando la salute dei dipendenti. Naturalmente, rimango fiducioso sul fatto che ulteriori provvedimenti in materia di diritto allo studio vengano adottati dalla Regione Calabria così come ci è stato assicurato dalla Presidente, On. Jole Santelli, in modo da poter contribuire in misura più cospicua alle difficoltà delle famiglie calabresi e rendere concreto il diritto alla formazione universitaria».
In termini di didattica a distanza, come valuta la risposta del suo ateneo?
«Ritengo che il bilancio dell’Università “Magna Graecia” sia assolutamente positivo. In un solo mese si sono tenute 2.275 lezioni in diretta online o registrate con oltre 11.864 utenti attivi sul portale d’Ateneo dedicato all’e-learning. Il piano speciale messo in atto dall’Ateneo per l’attivazione della didattica a distanza ha permesso ai quasi 12.000 studenti iscritti ai 25 corsi di laurea dell’Università ed anche ai numerosi corsi post-laurea dell’Ateneo, di proseguire regolarmente il proprio percorso di studi. Senza alcuna soluzione di continuità, infatti, sono state garantite le lezioni, gli esami di profitto e finali, nonché le sedute di laurea. Anche la piattaforma per le video-riunioni utilizzata dall’Ateneo è piaciuta agli studenti che la utilizzano per vedersi a distanza con colleghi e amici, confrontandosi e approfondendo gli argomenti di studio e di vita universitaria in generale. Il periodo che stiamo vivendo è complesso e molto delicato, ma deve essere un tempo da utilizzare per rendere il lavoro produttivo e l’Umg sta raggiungendo questo obiettivo».
Notevole attenzione è stata indirizzata dall’Umg alla ricerca in più ambiti, può ritenersi soddisfatto dei lavori svolti?
«Sono veramente soddisfatto degli eccellenti risultati raggiunti dai lavori scientifici condotti dai docenti e dai collaboratori di ricerca dell’Ateneo Catanzarese. Molte di queste produzioni sono state pubblicate sulle più importanti riviste scientifiche internazionali. Uno dei fattori che mi rende orgoglioso è che dette ricerche hanno investito tutte le aree disciplinari dalla veterinaria all’ingegneria, dall’economia alla giurisprudenza, dalla farmacologia e naturalmente alla medicina, tutto ciò a dimostrazione che la ricerca nel nostro Ateneo è un punto di forza in tutti i Dipartimenti. Un ulteriore aspetto che mi preme sottolineare è che molti di questi lavori sono frutto di collaborazioni con altre Università e altre Istituzioni italiane e straniere a testimonianza dell’importante ruolo che l’Umg riveste nel panorama scientifico nazionale ed internazionale. Inoltre, è stata creata, sul sito internet dell’Ateneo, un’apposita sezione in cui sono pubblicati i lavori in tema di Covid-19 per dare la possibilità, considerato il forte impatto dell’epidemia, a tutta l’utenza di poterli consultare. Infine, colgo l’occasione per ringraziare tutto il corpo docente per l’impegno e il lavoro costante e proficuo svolto».
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