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La show girl argentina e il suo compagno Andrea Iannone raccontano al Corriere della Sera la vicenda che li ha visti protagonisti
VIBO VALENTIA – «Ho temuto un rapimento». Belen Rodriguez, la showgirl argentina di Buenos Aires, parla per la prima volta dopo la vicenda raccontata in esclusiva dal Quotidiano del Sud (LEGGI) che l’ha vista protagonista di un’odissea durata cinque ore con l’atterraggio di emergenza all’aeroporto di Lamezia Terme dopo essersi accesa una sigaretta elettronica, come la stessa sostiene.
La modella, che insieme al compagno, il pilota di Moto Gp Andrea Iannone si stava dirigendo su un velivolo privato da Ibiza a Creta, non ha negato la circostanza ma ha aggiunto un particolare. In un’intervista al Corriere della Sera che riprende l’articolo del nostro giornale, racconta di essersi «davvero spaventata; ho avuto anche una specie di attacco di panico. Per questo adesso andremo per vie legali e nei confronti del pilota partirà una denuncia importante», spiega.
Per almeno un’ora, la showgirl e il compagno non hanno capito cosa stesse succedendo su quel volo: «A un certo punto si sono accese le spie di emergenza e il pilota non ha più voluto parlarci: ha messo il segnale di non disturbare. Il mio fidanzato ha provato a comunicare con lui, bussava alla porta, gli ripeteva please, ma niente. Sentivamo che l’aereo stava scendendo ma non capivamo dove fosse diretto. Non ce lo diceva. Così ho iniziato a mandare dei messaggi a mia mamma e ad alcune amiche con gli screenshot della nostra posizione: quando l’aereo non vola alto il telefono prende. Questo perché ho anche pensato più di una volta che mi stesse rapendo, che quel volo si fosse trasformato in un rapimento».
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Una volta atterrati a Lamezia, come da protocollo, c’era la polizia che aspettava la coppia sulla pista, con la compagnia di volo, precisa Iannone, che si sarebbe dissociata dall’azione del comandante mettendo a disposizione dei due passeggeri (entrambi deferiti per attentato alla sicurezza dei trasporti) un altro velivolo fatto arrivare nella notte da Roma: «La polizia – conclude Belen nell’intervista al quotidiano Il Corriere della Sera – non può non prendere una denuncia ma io posso dire che quando gli agenti mi hanno vista si sono messi a ridere», ha affermato ancora al Corriere, la showgirl secondo la quale il comandante, per giustificare la sua azione avrebbe detto «che sentiva puzza di bruciato, solo che le sigarette elettroniche non puzzano, è vapore acqueo. E la mia era una sigaretta elettronica».
Insomma, per la coppia si è trattato solo di un grosso spavento che il pilota pagherà in quanto verrà denunciato dalla modella argentina e dal compagno.
IL CACHET. Ma la modella argentina sta facendo discutere di sé in Calabria in queste ore anche per un altro motivo: il suo cachet per la sua presenza, a settembre, al Festival del Peperoncino di Diamante. C’è chi parla di 60mila euro, chi di 30mila, chi invece sostiene che la somma sarà coperta, almeno parzialmente, da un finanziamento regionale. Per ora di certo c’è la denuncia che l’Accademia del Peperoncino, che organizza la manifestazione, ha sporto nei confronti del Codacons, mentre il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo ha lamentato la disparità di trattamento rispetto all’evento che ricorda la morte di Re Murat (LEGGI).
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