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Belen Rodriguez e Andrea Iannone

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LAMEZIA – Tappa calabrese per Belen Rodriguez ma certamente non come lei stessa si aspettava. La nota showgirl ha, infatti, rimediato una denuncia da parte del comandante di un aereo privato sul quale viaggiava insieme al suo compagno, il motociclista Andrea Iannone, da Ibiza verso la Grecia. Il motivo? Secondo fonti interne all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, tutto sarebbe da imputare all’uso di una sigaretta, non si comprende bene se tradizionale, come sostengono dall’equipaggio, o elettronica come asserisce l’interessata, che ha fatto scattare l’allarme del velivolo.

Atterraggio, quindi, d’emergenza allo scalo lametino e per la coppia attesa di alcune ore per l’arrivo di un altro volo in quanto l’ufficiale – che avrebbe avuto un acceso diverbio con l’artista e modella argentina – si sarebbe rifiutato di proseguire il viaggio. La vicenda si è verificata nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi quando, intorno alle 20, alla torre di controllo è arrivata la chiamata da parte del velivolo sul quale viaggiava la coppia che chiedeva il permesso di effettuare un atterraggio di emergenza in quanto era scattato l’allarme antincendio a causa del fumo di sigaretta e lo scalo più vicino in quel momento era proprio quello calabrese. L’aereo ha, quindi, toccato il suolo di Lamezia circa un’ora dopo.

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A quel punto, il personale dell’Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) e gli agenti di Polizia sono saliti a bordo per constatare quanto fosse avvenuto avviando la procedura che prevede la denuncia degli occupanti che hanno effettuato l’infrazione. Belen e Iannone sono, quindi, stati fatti scendere a terra per espletare le pratiche negli uffici dell’aeroporto. Alle domande degli inquirenti, la showgirl si è difesa affermando di aver, sì, fumato ma solo la sigaretta elettronica, aggiungendo di averlo reiterato il gesto in quanto in preda ad un attacco di nervosismo dovuto al fatto che, all’attivazione dei rilevatori di fumo, il comandante – il quale avrebbe ripreso la coppia per non aver mantenuto in volo le cinture di sicurezza – ha riferito che l’aereo, per le procedure previste dal protocollo, sarebbe stato “dirottato” nel primo scalo più vicino, senza però – è stata la versione di Belen – comunicarlo tempestivamente ai passeggeri.

E nella struttura lametina, lei e Iannone vi sono rimasti fino alle 2.20 successive, quindi quasi cinque ore, il tempo necessario, tra l’altro, a far arrivare in Calabria un altro aereo, anche questo privato, che consentisse il trasferimento della coppia in Grecia in quanto quello precedente era ancora sottoposto a sequestro per i rilievi del caso e che, comunque, non sarebbe decollato in quanto il comandante avrebbe declinato l’invito a proseguire il viaggio. Insomma, per l’ufficiale e l’equipaggio, l’argentina e il pilota di Moto Gp una notte davvero tormentata.

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