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Taverna, città che diede i natali ai pittori del 600 Mattia e Gregorio Preti, lancia la sua candidatura a Capitale italiana della cultura 2027
TAVERNA (CATANZARO) – Il biglietto da visita è di quelli importanti, niente meno essere stata la città natale di due tra i più apprezzati pittori del 600: Mattia e Gregorio Preti. Il borgo di Taverna ci crede nell’idea di diventare la capitale della cultura 2027 e presenta ufficialmente la propria candidatura.
Il sogno di Taverna, inizia, dunque, con il “click day” svolto in piazza per la trasmissione ufficiale del plico contenente il dossier completo per la candidatura ufficiale a Capitale italiana della cultura 2027. La procedura di selezione della città vincitrice è lunga ed è solo all’inizio. Si concluderà con l’attribuzione del titolo da parte del ministero della Cultura nella prossima primavera. Ma tutto comincia da questo mese di settembre 2024.
LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA NEL “CLICK DAY”
Istituzioni, associazioni e cittadini si sono ritrovati in piazza San Sebastiano, nel cuore storico della cittadina, con l’obiettivo di condividere e sostenere all’unisono il lavoro prodotto negli ultimi mesi dal comitato promotore presieduto da Francesco De Marco. All’iniziativa, cui ha partecipato anche l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace Claudio Maniago, erano presenti tra gli altri i sindaci della Presila catanzarese, il presidente della Banca di Credito cooperativo della Calabria Ulteriore Gregorio Ferrari, il presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile.
Tutti i presenti hanno espresso sostegno e incoraggiamento all’iniziativa nella certezza «che l’invio del dossier, benché sia già di per sé una vittoria per una realtà vivace culturalmente ma pur sempre periferica, non rappresenti un punto di arrivo ma di partenza». Concetto ben presente anche sulla pagina Facebook del Comune dove si mette in evidenza attraverso una serie di video promozionali come “Taverna2027” sia cultura, innovazione, eventi, comunità, valore, folklore, creatività, memoria, fede, natura, arte. Parole chiave di una scommessa che la città di Mattia Preti è convinta di poter vincere.
TAVERNA CAPITALE DELLA CULTURA 2027, IL SINDACO: «NON È UNA PROSPETTIVA IRREALIZZABILE»
Il sindaco Sebastiano Tarantino e l’assessore alla cultura Clementina Amelio hanno rimarcato la convinzione celata dietro l’iniziativa della candidatura. «Non siamo davanti ad una prospettiva irrealizzabile – ha detto Tarantino – come dimostrano la vittoria della piccola Procida nel 2022 e l’approdo in finale del borgo molisano di Agnone. Anche i piccoli comuni possono ambire ad ottenere un riconoscimento così importante. In quest’ottica quella Taverna sarebbe la candidatura della Sila Piccola, una realtà caratterizzata da una forte presenza di arte, cultura, natura e turismo».
«Lo straordinario patrimonio ambientale e culturale di Taverna – hanno rimarcato – le sue chiese monumentali, i suoi figli illustri come non soltanto i fratelli Preti e la loro mirabile pittura, ma anche Gian Lorenzo Anania con le sue opere di cosmografia e geografia, e poi ancora i laghi e le foreste, il Parco nazionale e le aree protette, le tradizioni artigianali ed enogastronomiche assieme a realizzazioni recenti come il Sila Science Park, il Museo Multimediale Immersivo, la Ciclovia dei Parchi possono rappresentare gli elementi distintivi di un progetto più ampio che definisce un’intera entità culturale che è, indiscutibilmente, patrimonio della Calabria».
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