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Federica Frasconi, Sergio Pirozzi, Sergio Gaglianese e Roberto De Donno

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ROMA – Programmazione, pianificazione, sussidiarietà. Sono stati soprattutto questi i temi che hanno animato il confronto nel “III Forum Formazione alla Amatriciana”, l’iniziativa nata da un’idea del vicepresidente nazionale di Confassociazioni immobiliare, Sergio Gaglianese, in favore delle popolazioni colpite dal sisma dell’agosto del 2016. All’incontro, organizzato in due distinte fasi: una istituzionale allestita nella nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati e una interamente dedicata alle testimonianze e ai contributi dei formatori, ospitata nelle stanze della Pinacoteca del Tesoriere di Piazza San Luigi dei Francesi, hanno partecipato, introdotti dal presidente nazionale di Confassociazioni Angelo Deiana, il presidente dei Tributaristi italiani, Riccardo Alemanno, il docente universitario nonché presidente dell’Osservatorio Nazionale Infrastrutture, Stefano Cianciotta, il presidente dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare, il senatore Vincenzo Gibino e l’inventore del brand Eataly, Celestino Ciocca.

Per le istituzioni erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, i sindaci di Accumoli e Arquata del Tronto, rispettivamente Aleandro Petrucci e Stefano Petrucci. Moderatori dell’evento: il direttore generale di Confassociazioni Adriana Apicella, la docente di economia e formatrice, Mary Troiano e Sergio Gaglianese. «Dopo l’appuntamento iniziale di Milano – ha detto Angelo Deiana in apertura – siamo andati ad Amatrice. Lì abbiamo visto un sistema che ancora faceva fatica a tirarsi su. Ecco allora che abbiano pensato a questo terzo momento. Un appuntamento che arriva in una fase pre-elettorale che ci porta a interrogare la politica per conoscere quelle che sono le intenzioni sulle zone terremotate. Ricostruire le case va bene. Ma la nostra idea è quella di insediare, ad Amatrice, un polo tecnologico diffuso che comprenda competenza, professionalità, intelligenza e, soprattutto, voglia di fare».

La ricostruzione, dunque, con una seria programmazione e la certezza delle risorse da mettere a disposizione delle popolazioni terremotate, è stato il tema trainante dell’incontro. Edilizia privata, aziende commerciali e agricole, ma anche dighe, strade, ponti, infrastrutture strategiche, scuole e chiese sono gli interventi urgenti contenuti nei dossier dei sindaci delle zone interessate. A un anno e più dal sisma, però, il fallimento dell’azione del Governo nazionale è ormai sotto gli occhi di tutti. L’economia delle zone è praticamente ferma e le macerie sono ancora lì a testimoniarne la tragedia.

«Questa parte del centro Italia – ha commentato un pungente Sergio Pirozzi – che in tanti hanno considerato minore, è stata abbandonata da tanti anni. Territori straordinari. Terre di eccellenze dell’agro alimentare e che rappresentano la storia della nostra nazione». Zona Franca, snellimento della burocrazia, esenzione dei contributi e ripartizione dei fondi, sono stati solo alcuni dei suggerimenti proposti al Governo. Proposte puntualmente disattese o accolte con correzioni che non soddisfano gli amministratori locali. «Siamo la civiltà dei “clientes” dell’antica Roma». Per Stefano Cianciotta «programmazione e pianificazione, sono due temi che sono mancati e continuano a mancare nell’agenda del governo nazionale». A Sergio Pirozzi, al termine del suo intervento, anche un omaggio offerto dall’orafo calabrese Michele Affidato. Protagonisti del pomeriggio, i formatori e gli startapper con le loro esperienze e le loro idee. Chiuso il sipario sulla terza edizione, l’organizzazione del Forum, che fa capo allo staff composto da Rocco Baccelliere, Stefano De Iaco, Gabriele Conte, Severina Bergamo, Mara Favaro, Clara Trama, Silvio Valzani, oltre al catanzarese Sergio Gaglianese, sta già pensando a quello che sarà il IV Forum. Tutta da decidere la sede, anche se, portare la carovana del Forum in una regione del Sud, in Calabria per esempio, è già più che una idea.

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