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Inaugurato presso la casa editrice Rubbettino, a conclusione del “Festival del lavoro nelle aree interne” il “Museo d’impresa” dedicato al libro e alla tipografia
Prima della cerimonia del taglio del nastro, un dibattito aperto dal vescovo di Lamezia Terme, Monsignor Serafino Parisi che ha affermato come il libro sia sempre «un invito ad agire» e «un fondamento sul quale costruire il futuro». A seguire, sono intervenuti il Presidente dell’Associazione Italiana Editori, Innocenzo Cipolletta; il Vice Presidente dell’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, Manuel Fernando Ramello, i titolari dell’omonima Azienda, Marco e Florindo Rubbettino. Il Museo d’impresa propone un allestimento che racconta le tecniche di stampa dall’invenzione dei caratteri mobili fino al digitale e, nel contempo, testimonia la storia dell’Azienda Rubbettino la cui strategia operativa è da sempre al passo con i tempi, da sempre improntata sull’innovazione tecnologica.
IL MUSEO DEL LIBRO E DELLA TIPOGRAFIA INAUGURATO PRESSO RUBBETTINO
Il Museo è un corpo staccato dallo stabilimento industriale dove far convivere memoria e sperimentazione. Una sorta di ponte tra cultura imprenditoriale e conoscenza per promuovere il valore storico culturale dell’azienda e la sua positiva ricaduta sul territorio. In uno spazio coperto di circa 1000mq, un articolato percorso espositivo guidato ed immersivo che consente di esplorare la storia del libro, dei processi di stampa e delle tecniche tipografiche, della carta e dei materiali a supporto della tipografia. Non si tratta di un itinerario statico, ai visitatori infatti vengono proposti contenuti multimediali, laboratori creativi e mostre. Uno spazio coworking, un FabLab e un’arena destinata agli incontri, permettono di accogliere le sperimentazioni di innovatori della comunicazione, del design e dell’artigianato digitale.
Il Museo fa parte del progetto “Carta” con il quale Rubbettino continua nella concretizzazione di quel binomio impresa e cultura sul quale si fonda la sua visione imprenditoriale. “Carta” è composto principalmente dal Museo d’Impresa e dal Parco d’Arte Contemporanea. Su un’area verde di 12.500 metri quadri, il Parco d’Arte Contemporanea che si estende accanto al Museo, è un luogo in cui la cultura aziendale dialoga con l’arte contemporanea attraverso l’esposizione di opere permanenti di artisti internazionali, ospitati in residenza a Soveria Mannelli. Marco Rubbettino, nel corso della serata d’inaugurazione, ha voluto rimarcare come il Museo d’Impresa sia «il coronamento di un sogno iniziato nel 1972, la realizzazione del progetto di un visionario pragmatico come Rosario Rubbettino, fondatore dell’impresa». Elisabetta Mercuri
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