Un "vattiente" di Nocera Terinese
2 minuti per la letturaNOCERA TERINESE (CZ) – Trovato finalmente il punto d’incontro tra le esigenze di tutela sanitaria e lo storico rito dei Vattienti, dopo l’appello dei cittadini che non volevano rinunciare alla tradizione, che da tempi immemorabili caratterizza la Pasqua e il risveglio della natura con la primavera.
I componenti della commissione straordinaria, Lucia lannuzzi, Roberto Micucci e Francesca lannò, infatti, insieme al legale dell’ente Francesco Scalzo, il maresciallo Adriano Sorrentino, vicecomandante della stazione dei carabinieri, e Giuseppe Adamo, ufficiale sanitario in congedo, hanno incontrato i rappresentanti firmatari della petizione popolare Gaspare Rocca e Giuliano Trunzo, Francesco Cristofaro, presidente Pro Loco Ligea Nocera Terinese, lo storico Antonio Macchione, ed hanno dato il via libera al rito ma concordando nuove regole.
La richiesta della Proloco Ligea e la petizione popolare hanno permesso di attivare un confronto per ricondurre il rito dei “Vattienti”, concomitante con le processioni religiose del Venerdì e del Sabato Santo, a modalità regolamentate e rispettose delle esigenze primarie di igiene e salubrità dell’ambiente evidenziate dalla Commissione Straordinaria a sostegno dell’ordinanza di divieto che resta in vigore. Si è stabilito, pertanto, che il percorso dei partecipanti al rito dei “Vattienti” coincida in gran parte con quello già previsto dalle processioni religiose organizzate in occasione del Venerdì e del Sabato Santo, con espressa eccezione di luoghi pubblici quali scuole, esercizi pubblici, sedi municipali, comando stazione Carabinieri ed altri analoghi; il numero massimo consentito, in contemporanea e per singola processione, non potrà superare le venti unità; ciascun “Vattiente” dovrà utilizzare solo strumenti di uso strettamente personale, opportunamente igienizzati prima e dopo ciascun utilizzo e dovrà mantenere una distanza di almeno cinque metri da ogni altro praticante il rito.
Dovrà anche adottare gli accorgimenti necessari per l’immediata personale disinfezione; saranno diffidati i “Vattienti” affetti da patologie infettive e/o contagiose; al presidente della Pro Loco Ligea è affidato l’impegno a garantire adeguata assistenza sanitaria con autoambulanza, nonché servizio d’ordine mediante volontari; non sono ammessi imbrattamenti con sangue e altri fluidi corporei di pareti e portoni di edifici pubblici e privati; anche la Proloco organizzerà un tempestivo servizio di pulizia e disinfezione dei tratti di strada interessati dalla pratica dei “Vattienti” sui quali si potrebbero depositare i fluidi corporei; ed infine, per l’Ecce Homo sarà obbligatorio l’utilizzo di calzari al fine di evitare possibili contatti diretti con fluidi ematici.
Per i noceresi il divieto pesava moltissimo, perché la lunghissima tradizione popolare del rito dei Vattienti, un rito misto di ancoraggi pagani e tradizioni religiose che si fondono, al punto da determinarne la sua forza ancestrale irrinunciabile, è un fatto simbolico con l’arrivo della Pasqua e la sua rinuncia non avrebbe rappresentato un buon presagio per il paese, giacché avrebbero dovuto rinunciare a quei riti propiziatori verso il rinnovamento della natura con l’arrivo della primavera.
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