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La coda della classifica del “Sole 24Ore” sulla Qualità della vita, è occupata dalle province del Sud: Caltanissetta occupa l’ultimo posto per la quarta volta nella storia dell’indice dopo le performance negative del 1995, nel 2000 e nel 2008. Foggia (105ª) e Crotone (106ª) la precedono di poco.
Anche se il Sud del Paese, nel trend, è ancora in coda nella classifica, le performance sono positive in tutte le province delle grandi città: Roma, diciottesima, sale di tre posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. Napoli, pur essendo nella metà inferiore della classifica generale (81°), rispetto alla scorsa edizione della Qualità della vita è risalita di 13 posizioni.
Sulla stessa linea le performance di Cagliari, che fa un balzo di 24 posizioni (20°), Genova sale di 11 gradini (45°), Firenze di sette (15°) e Torino è 33esima (+ 5 sul 2018). Infine, Bari mette a segno un incremento di 10 posizioni, raggiungendo il 67° posto. Bologna in calo pur restando nella parte alta della classifica al 14° posto.
Nella classifica la migliore posizione per i capoluoghi calabresi è quella di Catanzaro che avanza di tre posizioni e si piazza all’85° posto; poco dietro Reggio Calabria (91°) ma capace di guadagnare tredici posizioni, e Cosenza (96°) che è salita di un solo gradino. Anche Vibo Valentia tra le ultime, considerato il 103esimo posto, ma con quattro posizioni in più rispetto all’anno precedente.
Bilancio negativo per le regioni
Allargando il focus dell’analisi dei dati su base regionale, dall’indagine sulla Qualità della vita del Sole 24Ore, riemerge la contrapposizione Nord-Sud, con Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sul podio, seguite dal Veneto, presente nella top 10 con tre province, dall’Emilia Romagna, che cresce, soprattutto nella classifica di tappa “Affari e lavoro”, e dalla Lombardia. In fondo alla classifica, invece, ci sono Sicilia e Calabria, rispettivamente ultima e penultima.
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