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VALLEFIORITA (CZ) – Una scoperta importante, una grande sorpresa che lascia ben sperare per il futuro. Ci credevano da tempo a Vallefiorita, centro in provincia di Catanzaro, ed oggi, dopo tanto tempo, finalmente viene alla luce una antica miniera di grafite risalente al 1700.
Dopo tanto lavorio a grazie all’amministrazione comunale del sindaco Salvatore Megna e all’impegno profuso in tal senso dall’assessore alla cultura Giuseppe Mercurio, ritorna alla luce dopo circa 300 anni l’antica miniera di grafite di Vallefiorita.
La voce, come detto, circolava da anni, come spesso accade con la memoria orale. Gli anziani del paese riferivano dell’esistenza, in montagna sopra Vallefiorita, di una voragine profondissima e di resti che avrebbero testimoniato la presenza di uomini che lavoravano in quella miniera.
E’ stato a seguito di quelle prime scarne informazioni che una squadra composta da Giuseppe Mercurio assessore alla cultura di Vallefiorita, Gianni Paone presidente dell’Associazione Terra di Mezzo e dagli operai Mario Cantaffa, Vincenzo Iamello, Giuseppe, Gullà, Rocco Murguida, ha iniziato a perlustrare la zona indicata per verificare la veridicità di quelle voci.
Grande è stata la sorpresa quando, dopo essere penetrati tra le sterpaglie e la fitta vegetazione sono stati rinvenuti i primi segni inequivocabili di quell’antica presenza umana. Una voragine molto profonda, situata in alto sopra quello che era l’ingresso, crollato nel corso del tempo, della miniera e che probabilmente serviva come uno dei possibili collegamenti tra interno ed esterno della miniera.
Più avanti, nei pressi di un ruscello denominato Ferreira i resti di una piccola casa in pietra che molto probabilmente era luogo di deposito degli attrezzi di lavoro e di riposo per gli operai. Le ricerche storiche condotte subito dopo confermano l’esistenza della miniera di grafite e documentano come già nel 1730 in località S. Elia, l’antico nome di Vallefiorita, la grafite veniva estratta in abbondanza.
A seguito di questa scoperta, quindi, a Vallefiorita stanno predisponendo un piano di valorizzazione dell’intera zona e che prevede la realizzazione di un percorso naturalistico e, una volta messi in condizioni di sicurezza, la possibilità di visitare l’antica miniera. Un ulteriore passo in avanti per non dimenticare la propria storia e farla conoscere alle nuove generazioni. E, non per ultimo, riscoprire pezzi di storia che possano innestare processi di sviluppo culturali e in prospettiva economici.
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