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CATANZARO – L’Africa è nei colori di Levi. Il sorriso di chi non ha nulla da nascondere perché non possiede nulla. I suoi occhi trasmettono un’espressione di serenità, di gioia. La sua nuova vita è iniziata qualche mese fa. Ora ha una vera mamma e un vero papà. E’ cittadino italiano. A maggio del 2013 i suoi occhi hanno incontrato quelli di Etty e di suo marito Paolo e da allora non si sono più staccati.
La magia, quella che dura tutta la vita, è racchiusa in un abbraccio. Un bacio. Ci sono volute decine e decine di ore di volo e mesi e mesi trascorsi in Kenya ma alla fine Levi ha lasciato la Rift Valley dove viveva. Forse per sempre anche se quel mal d’Africa fatto di ricordi, colori, cieli rossi, sorrisi di gente comune, ti entra dentro e non ti lascia fino all’ultimo respiro. Lo porti dentro con te, ovunque tu sia. «A maggio 2013 – racconta Etty – abbiamo avuto quello che si chiama abbinamento tramite l’Aibi di Roma e dopo esattamente un mese eravamo in aereo verso Levi con un volo durato 20 ore esatte. Per un occidentale è duro l’impatto di quello che immediatamente vedi e provi». Era un sabato mattina quando un volo da Roma li porta nel Continente nero.
«Lo abbiamo fatto volutamente – racconta – per poter gestire meglio il nostro viaggio. Lunedì mattina ci siamo messi in cammino con un driverman insieme al nostro referente e l’assistente sociale del partner keniota verso la Rift Valley, uno dei posti piu belli del Kenya, dove Levi viveva». Impossibile dimenticare quegli attimi. Quando incroci lo sguardo di tuo figlio sai che è per sempre. Sai che da ora in poi lui dipenderà da te e tu da lui. «Levi ci ha accolto e amato fin dal primo momento. Non ha pianto, non ha tremato ma ci ha subito abbracciati. E da lì è iniziata la nostra vita insieme».
Per Etty è come sfogliare un album di fotografie. Le prime, giura. Il libro della sua nuova vita da mamma si apre a giugno: Levi è all’uscita del baby center. Gli occhi bassi e il passo spedito verso il suo “viaggio”. Nella valigia a forma di pupazzo poche cose: quelle più importanti, quelle che non si possono comprare, imparerà a portarle nel suo cuore. Ad agosto, il primo bagno a mare, i suoi primi castelli di sabbia sulla spiaggia di Nyali, il primo compleanno insieme, il terzo, a novembre festeggiato con una vera torta. Levi sorride e sfoggia con orgoglio la sua maglietta della Nazionale italiana. Un mese dopo è a Nairobi, a un safari a National Park e a Nairobi Crocodile Pharm su una giostra insieme a altri bambini. A dicembre, a Junction Nairobi, è con la sua amichetta Stella: si festeggia l’udienza definitiva di adozione. Levi è un bimbo fortunato. E come lui tanti. Ma altrettanti restano in istituto. «Siamo felicissimi – a tal punto che abbiamo sentito l’esigenza di metterci a disposizione dei bambini da adottare per quello che è il nostro piccolissimo contributo . Speriamo nei prossimi mesi di poter aprire come volontari nella città di Catanzaro uno sportello informativo con la nostra associazione».
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