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CATANZARO – Una paziente con una grave malattia cardiaca che le impediva la normale attività quotidiana, è stata curata con una nuova tecnica dal professor Ciro Indolfi e il team della Cardiologia Universitaria di Catanzaro da lui diretta.
L’intervento realizzato, per via completamente percutanea senza anestesia generale che ha riguardato l’impianto di un nuovo tipo di valvola cardiaca posizionata all’interno di una precedente valvola biologica non più funzionante, è stato illustrato, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, attraverso anche la proiezione di materiale audio-visivo esplicativo della procedura effettuata, dal professor Ciro Indolfi e dai dottori Carmen Spaccarotella e Salvatore De Rosa.
Ad una paziente di 76 anni, nel maggio scorso, per l’improvvisa comparsa di difficoltà nella respirazione, veniva diagnosticata una disfunzione della protesi valvolare cardiaca impiantata 10 anni prima. La paziente nel 2004 era stata sottoposta ad sostituzione chirurgica della valvola aortica con una protesi biologica stentless Cryolife in una clinica privata. Inoltre la paziente oltre al precedente intervento chirurgico era stata sottoposta ad intervento per carcinoma mammario con successiva radio e chemioterapia del torace. Per tali motivi, visto l’inaccettabile rischio cardiochirurgico ed in accordo con l’Heart Team, si decideva di sottoporre la paziente all’impianto di valvola cardiaca aortica per via completamente percutanea, senza anestesia generale, partendo da un buchetto effettuato nell’arteria della gamba.
Questo intervento è stato il primo effettuato in Europa per le particolare condizioni cliniche della paziente, per alcune motivazioni tecniche (il tipo di valvola che era stata precedentemente impiantata non è visibile ai raggi X) e per la nuovissima protesi utilizzata, cioè la valvola Evolute R autoespandibile che se non impiantata correttamente può essere riposizionata.
Oltre al professor Indolfi l’equipe che ha eseguito la procedura era composta dalla dottoressa Carmen Spaccarotella (responsabile del programma delle valvole aortiche percutanee) e dottoressa Annalisa Mongiardo e con l’ausilio del dottor Giovanni Maltese, dell’Unitò Ospedaliera di Anestesia e Rianimazione e tutti gli
infermieri e tecnici della Sala di Emodinamica.
Il primo intervento di impianto percutaneo non chirurgico della valvola aortica in pazienti con stenosi aortica nativa è stato effettuato in Calabria nell’ ottobre del 2008 dalla Cattedra di Cardiologia dell’Università Magna Graecia al Campus di Germaneto. Da allora il programma di interventistica strutturale cardiaca è stato ampliato e poi
potenziato con il trattamento percutaneo della valvola mitrale con MitraClip, tecnica attualmente in Calabria viene eseguita solo nel Campus di Germaneto.
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