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EOlit, dispositivo low cost
per capire come “gira il vento”
La mission  di Eolit è quella di migliorare l’efficienza degli impianti eolici che oggi in media si attesta sul 40 per cento. Lo fa con un dispositivo low cost e wireless che è in grado di monitorare i flussi ventosi dei siti e supportare così la localizzazione di una pala eolica. Il team che ha messo a punto Eolit è giovanissimo: l’età media è di 23 anni e il suo ideatore è Daniele Pronestì, laureando in Architettura a Ferrara. L’intuizione di base è venuta fuori mentre si preparava a partecipare ad un concorso bandito dalla Singularity University (centro di ricerche della Nasa): i feedback furono molti e tutti positivi. La squadra oggi comprende anche Angelo Bellocco, ingegnere informatico, Mauro Belnava, business developer, Giuseppe Pronestì, ingegnere edile. E c’è anche un collega cinese, Jiao Jinglong, che sta ricercando finanziatori nel suo Paese. 

SONO dieci i progetti che hanno conquistato l’accesso alla finale di Start Cup Calabria 2013, il concorso per le idee d’impresa di laureati e ricercatori calabresi organizzato dall’Università della Calabria e da CalabriaInnova. Ecco le schede di ciascuno di essi:

EOlit, dispositivo low costper capire come “gira il vento” – La mission  di Eolit è quella di migliorare l’efficienza degli impianti eolici che oggi in media si attesta sul 40 per cento. Lo fa con un dispositivo low cost e wireless che è in grado di monitorare i flussi ventosi dei siti e supportare così la localizzazione di una pala eolica. Il team che ha messo a punto Eolit è giovanissimo: l’età media è di 23 anni e il suo ideatore è Daniele Pronestì, laureando in Architettura a Ferrara. L’intuizione di base è venuta fuori mentre si preparava a partecipare ad un concorso bandito dalla Singularity University (centro di ricerche della Nasa): i feedback furono molti e tutti positivi. La squadra oggi comprende anche Angelo Bellocco, ingegnere informatico, Mauro Belnava, business developer, Giuseppe Pronestì, ingegnere edile. E c’è anche un collega cinese, Jiao Jinglong, che sta ricercando finanziatori nel suo Paese. 

GiPStech, per orientarsi dove il Gps non arriva – Immaginate  una app che ci guidi all’interno di un centro commerciale. Che ci indichi il reparto dei surgelati o lo scaffale delle conserve. E che nel frattempo, magari, al nostro passaggio davanti ad un negozio ci segnali una promozione o ci faccia scaricare un coupon. GiPStech nasce per dare una soluzione a questi problemi perché consente di orientarsi nei luoghi chiusi, dove il Gps non funziona: utilizza le variazioni che il materiale ferroso presente negli edifici induce nel campo magnetico terrestre per costruire mappe degli edifici chiusi. La tecnologia, pronta al momento in versione demo, si offre al mercato degli sviluppatori di app per smartphone. Del team oggi fanno parte due ingegneri informatici dell’Unical, Giuseppe Fedele e Gaetano D’Aquila, e Matteo Faggin, ingegnere veneto con un master in Business administration.

GreenDEA, condividere le risorse di calcolo dei pc – Quando scriviamo un documento di testo o navighiamo, l’unità di elaborazione centrale del nostro pc “si annoia”, perché nel frattempo potrebbe compiere milioni di operazioni. Nunziato Cassavia, ingegnere informatico dell’Unical, guardando a lezione i pc dei suoi amici accesi ma sottoutilizzati realizzò un piccolo programma simile a Napster, che invece della condivisione di file, consentiva di condividere risorse di calcolo. Insieme ad Elio Masciari, ricercatore dell’Icar Cnr e a Chiara Pulice, dottoranda in Ingegneria informatica, ha messo a punto GreeDEA: un sistema che consente di abbattere i tempi necessari per realizzare su pc calcoli particolarmente complessi, ad esempio per i rendering 3d. Il software suddivide il lavoro in pezzi più piccoli, smistati attraverso la rete sui computer messi a disposizione da altri utenti.

Magicbus, “wikipedia” dei trasporti – Quando passa il bus? E dove si ferma? Spesso queste informazioni sono affidate al passaparola tra gli utenti. E allora perché non veicolare questo passaparola su una community, con un’applicazione per smartphone? Magicbus nasce così, da un progetto per un esame di pervasive computing e da un disagio vissuto dagli stessi ideatori: quello di attendere il bus invano per ore. Mettendo insieme competenze statistiche e informatiche, Nicola Procopio, Giuseppe Vacatello e Aldo Gervasi, laureati all’Unical, hanno realizzato un’app già disponibile per Android che sfrutta lo smartphone come dispositivo Gps per localizzare le fermate e mette a disposizione una community di utenti ai quali chiedere se il bus sia già passato. I guadagni? Possono arrivare dalla pubblicità, ormai sempre più local based.

Misbio, la “gastroscopia” non invasiva e indolore – Il team di Misbio nasce all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, all’interno del team di ingegneri impegnati in attività di ricerca con il professor Claudio De Capua e con Rosario Morello. Nasce da un’intuizione: se esiste l’elettrocardiogramma, perché non pensare ad un sistema diagnostico simile per l’attività gastrica, non invasivo e indolore? Sia l’attività del cuore che quella dello stomaco, ha osservato Morello, sono regolate da segnali mioelettrici. Misbio – il prototipo ha già ottenuto una preliminare validazione scientifica ed entro ottobre si punta alla costituzione di una Srl – consente quindi di effettuare una Egg, un’elettrogastrografia, per la misurazione delle onde gastriche e la diagnosi delle più comuni patologie gastrointestinali. Del team fanno parte anche Mariacarla Valeria Lugarà, Gianluca Lipari e Guido Morabito.

Ovage, l’algoritmo che verifica l’età ovarica – il team di Ovage è tutto al femminile: due ginecologhe e un ingegnere biomedico (Daniela Lico, Roberta Venturella, Alessia Sarica) che con la collaborazione dei professori Fulvio Zullo, direttore della Scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, e Mario Cannataro, docente di Ingegneria informatica e biomedica, hanno ideato un algoritmo che consente al medico di verificare se l’età ovarica di una donna corrisponda a quella anagrafica. L’algoritmo è diventato poi un software che può essere venduto ai ginecologi: inseriti parametri biochimici e ginecologici, il medico riceve come risultato dati utili per verificare, ad esempio, la necessità di un’isterectomia o l’utilità di un ciclo di stimolazione ovarica. L’algoritmo potrebbe intercettare anche l’interesse dei produttori di ecografi.

Scalable Data Analytics, Mettere ordine nei cloud – Dalla  ricerca degli informatici dell’Unical e dell’Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni del Cnr nasce Scalable Data Analytics, un sistema innovativo capace di analizzare, con algoritmi intelligenti e scalabili, enormi quantità di informazioni archiviate in rete, in tempi ridotti. All’aumentare dei dati la soluzione proposta è capace di usare più risorse di calcolo per mantenere costanti i tempi di analisi. Esempi di applicazioni sono l’analisi degli acquisti in una catena di negozi o fatti tramite carte di credito, dei comportamenti degli utenti di una social network, degli articoli di un’agenzia di news o di un giornale. Al sistema di algoritmi, che a breve sarà brevettato, hanno lavorato Fabrizio Marozzo, dottore di ricerca Unical, i ricercatori Eugenio Cesario e Paolo Trunfio, Domenico Talia, ordinario dell’Unical e direttore dell’Icar Cnr.

SeaToSea, detergenti bio per la salvaguardia del mare – Roberta Malavenda, biologa marina calabrese, con gli amici (e colleghi) Domenico Porpiglia e Cristina Pedà, ha ragionato spesso su come rendere produttivi gli studi condotti durante i loro dottorati. L’idea giusta, SeaToSea, è arrivata nel corso delle sue ricerche, portate avanti tra Messina e Karlsruhe, su un emulsionante d’origine batterica che può essere utilizzato per ripulire il mare dagli idrocarburi in modo ecosostenibile. La soluzione è anche low cost perché con il processo produttivo messo a punto da SeaToSea si può vendere anche il prodotto grezzo, dunque a basso costo. La ricerca, inziata nel 2009, è arrivata alla brevettazione del ceppo batterico. Il prodotto è destinato alle industrie petrolifere, alle aziende di trasporto marittimo, alle case farmaceutiche, alle società che si occupano di bonifica, al ministero dell’Ambiente.

Share your transport, il “Booking” dei trasporti – Il team  viene da Reggio Calabria e l’idea di tentare la strada della startup ha preso forma durante una cena. Daniele Furfaro, Antonino Bonfiglio, Samuele Furfaro e Fabio Baleani sono amici dai tempi del liceo e hanno sviluppato una piattaforma on line e mobile per mettere in relazione in tempo reale domanda e offerta di trasporto. L’esigenza era quella di ottimizzare i tempi di un’azienda impegnata periodicamente nella ricerca di un tir per il trasporto delle proprie merci e le risorse dei trasportatori che possono sfruttare al meglio il proprio carico. Immaginiamo un tir pronto a viaggiare sul percorso Milano – Reggio, ma a carico parziale: potrà lanciare on line la sua offerta di tonnellate e incontrerà un cliente interessato, che potrà acquistare la tratta direttamente on line o tramite app.

Waste management system, la differenziata intelligente – In calabria ci sono almeno 200 Comuni inadempienti rispetto alle indicazioni Ue sulla raccolta differenziata. Il team crotonese di Waste management system (Tommaso Gallo, Antonino Morabito, Sara Balduino, Pietro Levi, Clara Nino, Pierpaolo Aiello, Lidia Alessia Gentile) si rivolge a loro e alle aziende impegnate nella raccolta dei rifiuti. La proposta è una soluzione integrata che si basa sull’uso di rastrelliere intelligenti, lettori di codice a barre per registrare i rifiuti raccolti e una piattaforma on line che consente di monitorare e pianificare il processo di raccolta. Tra i dati che vengono inviati alla centrale operativa ci sono anche quelli che permettono di registrare le percentuali di differenziata effettuata da ogni famiglia per premiare quelle più virtuose. 

(a cura di Maria Francesca Fortunato)

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