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Torna domenica 20 maggio la Festa delle Oasi WWF, la grande festa della natura italiana, quest’anno dedicata alle coste e al mare, che aprirà gratuitamente al pubblico oltre 100 aree naturali protette dal Panda lungo tutto lo stivale. In Calabria, all’Oasi del Lago dell’Angitola, nei Comuni di Monterosso Calabro e Maierato (Vv),nella mattinata si terrà l’evento principale della grande Festa delle Oasi WWF con un’ esposizione di mostre sulla biodiversita’ ed allestimento stand prodotti artigianali, visite guidate e un’escursione alle rovine di Rocca Angitola, degustazione di prodotti tipici, la liberazione di uccelli e attività di intrattenimento per bambini

Tante altre attività anche nelle altre Oasi della Calabria con laboratori di educazione ambientale presso la Riserva Naturale Poverella di Villaggio Mancuso, la Riserva Naturale Coturella – Piccione (nel territorio di Albi, Catanzaro), la Riserva Naturale Giganti della Sila – Fallistro (nei pressi di Camigliatello), la Riserva Naturale Golia Pontecorvo (nella zona di Longobucco) e la Riserva Naturale Gole del Raganello sul Pollino.

 Le oltre 100 Oasi italiane WWF, che rappresentano il più grande sistema di aree protette privato d’Europa, tutelano i più importanti habitat della penisola. E la festa è un’occasione unica per scoprire, insieme agli esperti del WWF, oltre 30.000 ettari di natura incontaminata, spiagge, boschi, fiumi, montagne e lagune, insieme a fenicotteri, istrici, lontre, rapaci e alle migliaia di specie animali e vegetali, di cui molte a rischio estinzione, che in essi hanno trovato rifugio sicuro.

Dopo il successo dell’edizione 2011 che ha permesso di salvare due nuovi boschi, il WWF lancia la nuova campagna “Un mare di Oasi per te” per proteggere tre preziose aree costiere, in Sardegna, Puglia e Veneto, e trasformare questi fragili ecosistemi al confine tra terra e mare in nuovi baluardi di natura protetta che tutti potranno conoscere e frequentare.

L’obiettivo è dare vita alla nuova Oasi WWF Scivu ad Arbus, in Sardegna, un vero paradiso di dune alte sabbiose e fitta macchia mediterranea, detta “parlante” per il vento di maestrale, dove sopravvive il cervo sardo, ma anche minacce come il taglio dei ginepri secolari o il passaggio di fuoristrada; bonificare e dare nuova vita alla bellissima spiaggia che costeggia la Riserva naturale e Oasi WWF Le Cesine, nel Salento, dove i rifiuti portati dal mare e mai rimossi hanno creato strati di sabbia e plastica con gravi danni alla vegetazione e agli animali; riforestare e riqualificare le zone umide dell’Oasi WWF Golena di Panarella, in Veneto, un paradiso di biodiversità alle porte del  Delta del Po, che d’inverno ospita fino a 130-140.000 uccelli e che per questo è meta ambita da bracconieri e cacciatori illegali.

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