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Catanzaro tributa gloria accademica al cardinale Tarcisio Bertone e il segretario di Stato vaticano rende omaggio alla Calabria: «Provo stima e ammirazione per questa terra e per la comunità di cristiani e di persone umane che vivono in Calabria – ha detto il porporato -, una terra che è un ponte verso il Mediterraneo e tra il nord ed il sud». Al massimo rappresentante della diplomazia pontificia, l’università Magna Graecia ha conferito la laurea honoris causa in giurisprudenza.  La laudatio è stata tenuta dal professor Andrea Errera, mentre il riconoscimento è stato conferito dal rettore Aldo Quattrone, alla presenza dell’arcivescovo Vincenzo Bertolone. E il cardinale nella sua lectio magistralis- dal titolo “Quale futuro per l’Europa nel mediterraneo? Un percorso di fronte alla res novae tra etica, economia e politica” – ha lanciato un messaggio che non lascia spazio ad ambiguità:  «L’unione monetaria, finanziaria ed economica ha una grande importanza ma da sola non basta. Serve un’unità che attiene alla persona umana». Il cardinal Bertone ha poi indicato nella riscoperta dei fondamenti del diritto e la rivalutazione della vita politica i pilastri su cui fondare l’obiettivo del bene comune. Quindi ha sottolineato la centralità della persona umana e come l’Europa «non può essere tenuta insieme da fondamentalismi o moralismi ma solo da un ethos comune. È l’Europa dei padri fondatori, basata su cultura ed etica».   

Sul tema più specificamente politico, Bertone ha aggiunto che «laici e cristiani sono chiamati a concorrere per il bene comune. Si assiste, purtroppo, ad un impoverimento della politica con una logica utilitaristica. Se si vuole il bene comune è lo splendore della verità che dovrà illuminare profitti ed utili per renderli disponibili alla società». Ed anche per affrontare le sfide economiche è necessario che «la politica metta al centro l’uomo per favorire anche il superamento della sfiducia che si è diffusa anche nelle istituzioni».   

Guardando oltre i confini europei, il segretario di Stato ha affermato poi che  «il Mediterraneo è lungi dall’essere concepito come frontiera di mondi diversi, ma è il nodo centrale della comunità internazionale, un mare che più che dividere unisce e che può essere il motore trainante di una nuova pace». 

E proprio nella proiezione sul Mediterraneo, il porporato a margine della cerimonia ha rinnovato le sue parole di stima nei confronti dei calabresi: «Amo questa terra – ha aggiunto – e sono venuto già altre volte. Ammiro i calabresi. Ho incontrato tanti calabresi all’estero che si fanno onore. E quindi onore ai calabresi».   «Stasera – ha sostenuto il cardinale Bertone – abbiamo compiuto un atto molto significativo dato che esprime le potenzialità culturali di questa terra e delle persone che vi interagiscono, soprattutto dell’Università Magna Grecia. Abbiamo parlato dei problemi della nuova Europa e faccio l’augurio che questa Università e gli altri centri superiori di studio della Calabria sappiano forgiare nei giovani delle persone umane che siano uomini nuovi, capaci di affrontare i nuovi problemi. Uomini nuovi nello spirito di dedizione al bene comune e nel rispetto della dignità di ogni persona, nell’essere alleati soprattutto di coloro che hanno più bisogno di aiuto e di sostengo. Questo è l’augurio ed il messaggio che faccio a tutta la gente di Calabria».

La giornata di domenica il cardinale la trascorrerà ancora in Calabria: celebrerà una messa al Duomo di Catanzaro e, successivamente, è in programma una visita a Soverato

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