Il presidente Occhiuto con Franchini
2 minuti per la letturaCOSENZA – Come vi avevamo anticipato il primo maggio scorso sarà Mauro Franchini il nuovo amministratore unico di Sacal. Lo ha sancito ieri l’assemblea dei soci della società di gestione dei tre scali calabresi.
Il manager, di origini veronesi, ha lavorato per ben 19 anni come massimo dirigente degli Aeroporti di Puglia dove poi è stato licenziato per una vicenda paradossale accaduta nello scalo di Brindisi. Dopo un periodo di riposo forzato Franchini è stato nominato Accountable manager dell’aeroporto di Catania che è riuscito a portare a risultati importanti. Fra questi da segnalare il progetto di alimentare tutto l’aeroporto di Catania ad idrogeno.
«Congratulazioni a Marco Franchini, nuovo amministratore unico della Società Aeroportuale Calabrese. Un manager di esperienza e di grande qualità, scelto per le sue competenze, per il lavoro svolto egregiamente presso l’aeroporto di Catania, il quarto scalo d’Italia, per lo straordinario processo di riorganizzazione della rete aeroportuale pugliese. La Sacal ha bisogno di gente dinamica e propositiva. Gli aeroporti di Crotone, di Lamezia Terme e di Reggio Calabria, rappresentato una grande opportunità per la Regione. La Calabria vuole crescere, vuole attrarre turisti e investimenti, e quindi deve ammodernare e migliorare i suoi scali, e aumentare notevolmente le rotte, nazionali e internazionali. Buon lavoro a Franchini». Questo il commento a caldo del presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, che per la scelta del nuovo manager pare si sia consultato direttamente con i vertici dell’Enac per avere un nome competente e affidabile ed evitare quanto accaduto l’estate scorsa con l’aumento di capitale di Sacal,
A questo proposito ieri l’assemblea ha nominato anche il presidente dell’assemblea, Ettore Grisolia, e il presidente del collegio sindacale, individuato nel revisore dei conti, Eugenio Mosca. Fra un mese dovrebbe venire eletto anche il nuovo cda e si pensa ad un organismo più snello composto da tre membri. Su questo aspetto ci potrebbe essere una clausola di salvaguardia per il pubblico lasciando un posto per la Regione e il Comune di Lamezia Terme, mentre gli altri posti verrebbero assegnati a rotazione ai soci pubblici.
Nessun posto in cabina di regia, quindi, per i soci privati. Ricordiamo che lo Statuto di Sacal non prevede una quota di azioni riservate al pubblico per questo è potuto accadre che la società privata Lamezia Sviluppo sia arrivata a detenere il 52% delle azioni. Adesso gran parte di quelle azioni (il 40%?) è stato riacquistato da Fincalabra per la cifra di dodici milioni di euro. Un’operazione fortemente voluta da Occhiuto anche per i richiami effettuati dall’Enac su questa operazione che ha portato l’autorità di controllo a minacciare addirittura la revoca della concessione a Sacal.
Il nuovo cda dovrebbe essere nominato nel giro di un paio di settimane. Poi partirà la nuova fase di Sacal che come avete potuto leggere Occhiuto considera strategica anche e non solo ai fini turistici.
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