Massimo Garavaglia e Nino Spirlì negli uffici della regione
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CATANZARO – C’è una ricetta per consentire alla Calabria di fare il salto di qualità in un settore fondamentale come il turismo?
La risposta è del ministro leghista al Turismo Massimo Garavaglia, giunto oggi nella regione per fare il punto sulla situazione. Tra incontri tecnici e quelli politici insieme al leader Matteo Salvini, Garavaglia, non ha dubbi: «Deve credere di più in sé stessa, perché in Calabria c’è tutto».
In mattinata il ministro ha partecipato al convegno promosso da Confapi, Associazione Guido Carli e Fondazione Giuliani sul tema “Una nuova cultura turistica per il Mezzogiorno. Alla scoperta della Calabria”, quindi si è spostato negli uffici della Regione, a Catanzaro, dove ha incontrato il presidente Nino Spirlì e Matteo Salvini.
Proprio da Salvini è arrivato il sostegno pieno all’azione di promozione del turismo calabrese, anche se non sono mancati alcuni scivoloni, come la mancata citazione dell’aeroporto di Crotone tra gli scali calabresi da valorizzare.
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Dopo una prima decisione di non consentire l’accesso alla stampa, i giornalisti hanno potuto intervistare i protagonisti dell’incontro tenuto a Catanzaro, ascoltando l’idea di quale possa essere la strada da seguire per una terra che, come ribadito più volte da Garavaglia, «ha tutto: c’è il mare, la montagna, i boschi. Ci sono tanti boschi in Calabria quanti in Lombardia, per dire un’idea. Stamattina il presidente del Parco del Pollino ci parlava della ciclovia, la più lunga che abbiamo in Italia, quindi le potenzialità sono enormi. Dobbiamo crederci e dobbiamo fare tanta, tanta promozione».
Dialogo tra istituzioni e operatori
Ma per affrontare questa sfida, Garavaglia scommette tutto sulle interazioni: «La ricetta – ha aggiunto – è quella di lavorare con i territori, con le regioni, con gli operatori. La novità è che c’è un ministero del Turismo e, quindi, è più facile organizzarsi. Mancava organizzazione a livello nazionale, e poi pagano i soggetti più deboli ed è un peccato perché la Calabria ha grandi potenzialità, può fare un grande salto».
Gli stranieri vedono bene la Calabria
Parlando agli esperti del settore, durante l’iniziativa di Cosenza, il ministro del Turismo ha spiegato anche le prospettive sul mercato straniero: «Gli stranieri vedono l’Italia meglio degli italiani, e gli italiani vedono la Calabria meglio dei calabresi – ha detto – quindi è ora di smettere di piangersi e investire in servizi, che devono essere al top per accogliere tutti i turisti. Siamo arrivati in tre mesi ad avere il green pass ed è una novità per l’Europa avere tempi così rapidi di decisione. Questo, insieme alle regole nostre, all’eliminazione del coprifuoco, consente la ripartenza».
Consapevole dei ritardi che paga la Calabria, Garavaglia ha aggiunto che «oltre alle regole servono le finanze, l’intervento dello Stato è necessario ma deve essere temporale – ha detto ancora – non è lecito che lo Stato si sostituisca all’attività del privato, altrimenti distorce il mercato. Quindi se una persona cade, l’aiuto a rialzarsi ma non a mettersi comodo».
Salute e vacanze
Il tema della pandemia si intreccia, ovviamente, rispetto a quello del turismo, per questo il ministro ha voluto ribadire che «la metà della popolazione italiana ha ricevuto la prima dose, tantissimi hanno ricevuto il messaggio per le pratiche del lascia passare, quindi la stagione riparte e riparte alla grande. Poi ricordiamo sempre che il turismo è il settore che occupa più giovani e più donne, quindi per il Sud è veramente la manna».
Immancabile, quindi, la proposta di allargare il periodo vacanziero: «L’obiettivo nostro è allargare l’offerta turistica nel tempo, quindi allargare la stagione che in Calabria si può fare tutto l’anno. C’è un solo mese di inverno e puoi sciare guardando il mare. Poi allargare il turismo dal punto di vista dello spazio, visto che va sempre di più verso esperienze all’aria aperta, la possibilità di avere una regione come questa che offre tutto consente di avere un’offerta a tutto tondo».
La valorizzazione dei borghi
Più complessa, almeno secondo l’analisi di Garavaglia, l’idea di valorizzazione dei borghi, tanto cara al presidente Spirlì che ha sbloccato la matassa relativa al noto “bando dei borghi”. Per valorizzare queste realtà, secondo il ministro, «servono due condizioni: la prima è poterci arrivare, quindi servono infrastrutture; quindi devono essere conosciuti, per cui bisogna lavorare molto sulla promozione. La Calabria è particolarmente forte sulla promozione digitale, e questo è un punto di forza che deve essere coltivato, e deve essere messo in rete nell’hub nazionale proprio per consentire di avere un’offerta integrata, per cui uno può venire in Italia e scoprire che c’è un borgo bellissimo in Calabria e andare a visitarlo».
Il sostegno di Salvini
Garavaglia, a Catanzaro, ha incassato il sostegno pieno del suo leader: «Portiamo in dote quello che la Lega con Spirlì ha già fatto, 136 milioni per riqualificare borghi e città significa essere più attrattivi, valorizzare le bellezze della Calabria», ha spiegato Salvini, aggiungendo: «Fortunatamente una Calabria in salute è una Calabria pronta a ospitare turisti che portano ricchezza, non quelli che sbarcano con barchini e barconi. Quindi anche da questo punto di vista, mi sembra che fortunatamente sia cambiato il mondo».
Secondo Matteo Salvini, «la Calabria può e deve essere terra di attrazione per italiani e stranieri perché abbiamo il mare più bello del mondo. Significa fare un piano spiaggia, potenziare i trasporti dalla 106 agli aeroporti di Lamezia e di Reggio, lavorare sul porto di Gioia Tauro, elettrificare la ferrovia sulla dorsale ionica».
Spirlì gongola e rilancia
Davanti alle lodi del suo leader e alle garanzie del ministro, Nino Spirlì ha soffiato sul fuoco che alimenta gli impegni per il settore, affermando che quella di oggi è stata «una giornata importantissima perché la grande industria del turismo aveva necessità di una boccata d’ossigeno, di una sferzata di energia e di una conferma di vicinanza da parte di questo governo». In questa direzione, il presidente ha ribadito il proprio impegno fino alla fine della legislatura, «quando arriverà il nuovo presidente», ha detto. E lui potrebbe essere ancora lì, tornando al compito di vice. Nel frattempo, la Calabria scopre che a valorizzare il suo comparto turistico c’è un motore completamente a trazione leghista. Appena pochi anni fa sarebbe stato inimmaginabile.
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