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Fausto Orsomarso e Lucio Presta

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Un ritorno alla storia e una riscoperta delle nostre radici per rilanciare il turismo e l’identità calabrese.

È in estrema sintesi il progetto “Calabria Terra dei Padri 2023” che è stato illustrato dall’assessore al lavoro, sviluppo economico e turismo della Regione Fausto Orsomarso e da Lucio Presta, project manager dell’iniziativa, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta all’Hang Loose Beach di Gizzeria Lido nel lametino.

Il progetto “Terra dei Padri” nasce dall’analisi del fenomeno del turismo di emigrazione o turismo genealogico. Proprio il 2023 sarà l’anno dedicato al turismo delle origini.

La finalità è quella di creare un insieme di attività e fattori di attrattività distintivi, che siano in grado di valorizzare risorse e culture locali. Le direttrici sono: accrescere la capacità del territorio di attrarre specifici target di domanda (turismo delle origini), attribuire un valore simbolico e distintivo a prodotti e servizi offerti sul territorio, aumentarne la competitività e rafforzare l’identità del luogo. In poche parole, nonostante la consapevolezza dei problemi esistenti sul territorio, si punta a valorizzarne i punti di forza.

Un percorso nuovo ed innovativo, costellato da passione e amore, senza lesinare energie e creatività.

«Chi arriva in Calabria da ogni angolo del mondo si sente a casa. La Terra dei Padri – ha sostenuto il presidente Nino Spirlì nel suo intervento introduttivo – è anche Terra delle Madri. E’ casa nostra anche in tutto il mondo».

A spiegare il progetto, durante la conferenza stampa moderata dalla giornalista Jole Perito, è l’assessore Fausto Orsomarso che ha tenuto a ricordare: «La delibera approvata è quella dello scorso 7 agosto quanto era con noi Jole Santelli. Si tratta di un progetto che rappresenta un richiamo alle radici. E proprio il nostro futuro sta nelle nostre radici. Noi siamo il ‘South Italy’ e dobbiamo puntare a una penetrazione commerciale dei mercati. Da qui vogliamo ripartire».

Orsomarso ha indicato anche la linea di intervento da seguire: «Dobbiamo scegliere le migliori risorse, costruire una squadra e sarà Lucio Presta a coordinare questa squadra per sviluppare un progetto in due anni».

Da parte sua Lucio Presta ha sottolineato: «Ho sentito l’esigenza di restituire alla mia terra tutto quello che mi ha dato in questi anni. Negli ultimi dieci anni, escluso il periodo legato alla pandemia, ho avuto la fortuna di girare il mondo e incontrare numerosi calabresi che vivono all’estero. Dobbiamo fare in modo che questi figli di Calabria vengano presi in braccio e sia insegnato loro che questa non è una terra maledetta, ma una terra benedetta costruita con amore e sacrificio. La Calabria – ha aggiunto – è un posto straordinario fatto di accoglienza. Per questo motivo il progetto deve essere portato a compimento».

E ha puntualizzato: «Non sono bravi quelli che vanno via dalla Calabria, sono bravi quelli che restano qui e riescono a realizzarsi. Il mio senso di colpa mi obbliga a restituire qualcosa a questa terra».

E ha indicato i primi passi da compiere: «Voglio, innanzitutto, coinvolgere i calabresi per iniziare a costruire. Dobbiamo lanciare una sfida canalizzandola in valori veri e per questo è importante coinvolgere il territorio». E ha concluso: «Dobbiamo riprenderci ciò che è nostro. Non disseminare petali di rosa, fare poche cose ma buone».

Il progetto prevedrà due tipologie di intervento: azioni pubbliche di sostegno all’internazionalizzazione, per valorizzare l’immagine della Calabria all’estero e azioni dirette a beneficio delle imprese per la promozione internazionale dei propri prodotti e servizi.

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