Roberto Occhiuto
2 minuti per la letturaIn Calabria mille infermieri risultano inidonei al lavoro di infermieri ma vengono regolarmente pagati come tali, a denunciarlo è il governatore Roberto Occhiuto.
CATANZARO- In Calabria oltre mille infermieri risultano inidonei al lavoro nonostante percepiscano uno stipendio regolare. A denunciarlo è il presidente della Regione Roberto Occhiuto, che tramite un video su Facebook ha sollevato il caso. «È giusto che io vi informi su quello che stiamo scoprendo». Esordisce in video Occhiuto facendo vedere il plico “2” rosso con scritto “infermieri Calabria, in corso di verifica”. «In Calabria abbiamo più di mille infermieri inidonei a fare il lavoro di infermieri, vengono pagati come infermieri ma non lavorano». E prosegue «questo perché hanno portato dei certificati nelle aziende sanitarie, ospedaliere nel corso degli anni e sono stati giudicati inabili al lavoro da parte dei medici».
Il governatore calabrese spiega. « L’ho scoperto perché quando ho fatto il piano delle assunzioni per le Aziende sanitarie e ospedaliere e ho detto alle aziende quanto personale sanitario potessero e dovessero assumere, mi hanno detto potevamo assumere soltanto sette infermieri perché mille, erano pagati, non potevano lavorare perché avevano portato questi certificati medici».
OCCHIUTO «INFERMIERI INIDONEI MA PAGATI»
Il video prosegue con Occhiuto che spiega ancora quanto scoperto nella sanità calabrese. «Ora, intendiamoci: se c’è una inidoneità determinata da una patologia che impedisce il lavoro a questi infermieri di lavorare, va benissimo. Ma quando in alcune aziende vedo che c’è una percentuale di inabili 4-5 volte più alta rispetto alla media nazionale, questo non è giusto. Perché i calabresi che vanno negli ospedali non trovano l’infermiere, che invece lavora ed è pagato all’interno dell’azienda ospedaliera. E soprattutto, ci siano tanti bravi infermieri che lavorano con diligenza e impegno, e che si caricano anche del lavoro di quelli che sono pagati ma non fanno il lavoro di infermiere perché altri medici li hanno giudicati inidonei». In conclusione Occhiuto ha precisato. «Ho informato le autorità competenti perché si faccia chiarezza al più presto».
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