Il commissario Saccomanno con Matteo Salvini
3 minuti per la letturaCATANZARO – Bocciatura per il commissario della sanità e per tutta la gestione del sistema sanitario in Calabria. A lanciare critiche senza mezzi termini è il commissario regionale della Lega Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.
Lega di lotta e di governo, insomma, considerato che il partito di Salvini guida la Regione Calabria, è parte integrante del governo nazionale e il suo esponente massimo in Regione, il presidente Nino Spirlì, non perde occasione per lodare il lavoro del commissario Guido Longo.
Eppure Saccomanno non usa mezzi termini: «Abbiamo denunciato ripetutamente il disastro che regna nella sanità calabrese e l’inutilità dei commissariamenti che – ha affermato – hanno portato all’attuale situazione veramente intollerabile, oltre all’aumento del deficit. È stato chiesto al Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, e al ministro Speranza un pronto intervento per ovviare a quanto causato in danno della Calabria, ma non pare che ci sia la voglia di porre fine alla catastrofe».
Con un colpo solo il commissario della Lega in Calabria è riuscito a bocciare governo nazionale, regionale e commissariamento.
Secondo Saccomanno, d’altronde, «nulla è stato fatto in oltre un anno per migliorare la situazione e per approntare quanto stabilito nel progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera, anche al fine di combattere il devastante virus».
Il commissario leghista ha ricordato che «pur in presenza di centinaia di milioni di euro pronti per alleviare le sofferenze dei calabresi nulla si è fatto! Ed ora la rete ospedaliera sta scoppiando e le persone muoiono nelle ambulanze o devono girare la Calabria per trovare un posto letto. Senza poi parlare del fallimento del sistema di prenotazione per i vaccini! La piattaforma non funziona e le persone – rincara – non riescono a capire come devono fare. Per non parlare poi dell’abbandono dei soggetti disabili e dei vantaggi, invece, ottenuti dalla categoria “altri”, che ha una percentuale doppia rispetto al resto d’Italia».
Immancabile il riferimento a chi si trova in prima linea: «Grandi sacrifici degli operatori sanitari e dei medici che, con alta professionalità e turni massacranti, hanno cercato di tamponare l’emergenza e dare un minimo di supporto ai tantissimi malati – ha aggiunto – ma, spesso non si riesce nemmeno a ricoverare i pazienti! Ed in tutta questa gravissima situazione non solo non ci sono stati gli interventi urgenti per rafforzare il sistema sanitario, pur essendoci le risorse, ma non sono state nemmeno pagate le somme dovute, indennità Covid ed altro, ai medici ed agli infermieri per l’attività svolta e per gli straordinari prestati».
Ed allora, Saccomanno non ha dubbi: «Una pessima gestione amministrativa che ha bloccato ogni cosa e che ha messo in ginocchio la sanità ed i poveri calabresi. E cosa succede ancora: in quasi tutte le nomine eseguite non esiste un viso nuovo! Sempre gli stessi a rotazione: cioè quelli che hanno collaborato per ridurre in queste condizioni la sanità calabrese».
Posizione netta e senza mezzi termini, quella assunta dal neo coordinatore della Lega in Calabria, in attesa di conoscere la risposta della Lega che governa.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA