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Il commissario Guido Longo

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CATANZARO – «Persistenza delle condizioni inidonee riguardo al personale, agli uffici e ai mezzi necessari all’espletamento dell’incarico commissariale». Lo scrive il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo, in un decreto pubblicato oggi sul sito istituzionale della Regione Calabria.

Nel decreto, dal titolo “Misure di rafforzamento dell’azione commissariale-Determinazioni” e adottato il 12 febbraio, si ricorda la previsione del “Decreto Calabria” sull’allestimento di uno staff a supporto dell’ufficio composto da 25 unità provenienti soprattutto dal Dipartimento regionale Tutela della Salute, previsione che però al momento non è completamente attuata. Il provvedimento commissariale ricorda che il Dipartimento Personale ha attivato una procedura di mobilità d’ufficio che – è riportato – «avrebbe dovuto consentire l’individuazione, entro il mese di dicembre 2020, di un primo contingente di funzionari, nel numero di 15 unità, oltre a personale di categoria C e B nel numero complessivo di 25 unità».

Tuttavia, si legge ancora nel decreto, «ad esito della suddetta procedura, risultano assegnate al Dipartimento soltanto numero 4 unità in più di personale, essendo successivamente intervenuta la deliberazione di Giunta regionale 2 del 13 gennaio 2021». 

Con questa deliberazione numero 2, si fa presente nel decreto, «la Giunta regionale ha messo a disposizione del commissario ad acta, per la parte di competenza della Regione, l’articolazione amministrativa denominata Dipartimento Tutela della Salute», ma «la suddetta deliberazione non risponde adeguatamente alle esigenze di supporto della struttura commissariale, atteso che il Dipartimento Tutela della Salute presenta tuttora una grave carenza di risorse umane».

Il commissario Longo, quindi, rileva che «attualmente alcuni settori di strategica importanza sono del tutto privi di personale, sorreggendosi esclusivamente sull’apporto lavorativo dei cosiddetti “utilizzati”» e che «alla luce di quanto summenzionato, alla data odierna non sono ancora disponibili i mezzi necessari all’espletamento dell’incarico commissariale» richiamati dal Decreto Calabria, «né il Dipartimento regionale è dotato di personale adeguato a consentire il supporto dovuto».

Nel provvedimento, il commissario ad acta Longo decreta di «prendere atto della persistenza delle condizioni inidonee riguardo al personale, agli uffici e ai mezzi necessari all’espletamento dell’incarico commissariale» e di «demandare al dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute l’individuazione e l’acquisizione di servizi idonei a garantire il supporto necessario alle azioni del mandato commissariale, reperibili tramite Consip Spa o mercato elettronico, per un periodo minimo di 6 mesi, nelle more del verificarsi delle condizioni previste» dal Decreto Calabria.

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