Amalia Bruni
2 minuti per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Una personalità forte e decisa quella della dottoressa Amalia Bruni responsabile del centro di neurogenetica regionale con sede a Lamezia Terme, che pur di salvare il centro fiore all’occhiello della Regione Calabria, dalla chiusura (LEGGI LA NOTIZIA), si è data da fare contattando rappresentanti istituzionali su più fronti, bypassando così l’inerzia di una Regione che ne stava causando inesorabilmente il progressivo degrado. Una battaglia condotta tuttavia non in solitudine, con lei infatti era schierato tutto il mondo dell’associazionismo e dei sindacati di settore.
LA SOLUZIONE DEL MINISTRO SPERANZA
La dottoressa Bruni si è lasciata intervistare per le pagine del Quotidiano all’indomani della decisione del Ministro Speranza di collegare nell’imminenza il Centro di neurogenetica con l’Azienda Ospedaliera-universitaria Mater Domini di Catanzaro che ne assumerà temporaneamente e funzionalmente la gestione, in attesa del perfezionamento dell’accordo che inserirà il centro di neurogenetica nell’alveo delle istituzioni sanitarie orientate a svolgere attività assistenziale ed anche di ricerca, annettendolo con l’Inrca-Irccs di Ancona/Cosenza e della sua partecipazione sabato alle 20:30 su Rai 3 ospite del programma “Le parole della settimana” di Massimo Gramellini.
Cosa ne pensa della decisione del ministro Speranza? Pensa sia quella ottimale?
«Il percorso auspicato è corretto ed è pensato per dare intanto risposte immediate come quella di: evitare di derubricare un centro ad un “ambulatorio“, di licenziare il personale dell’ARN onlus, di rimettere in piedi il laboratorio di biologia Molecolare, nonché risposte a medio termine assicurando che il percorso della ricerca sia reso finalmente stabile dall’inserimento nell’Irccs ( l’INRCA di Ancona che ha già una sede in Cosenza ».
Alcune critiche che sono state mosse da alcuni politici lametini riguardano l’affidamento della gestione del centro al Mater Domini di Catanzaro depotenziando ulteriormente la città di Lamezia, è così?
«Sottolineiamo comunque che il centro non si sposta da Lamezia e che, ci auguriamo vivamente, possa solo ulteriormente crescere».
La decisione di salvare il centro rendendolo in futuro Ente governativo a chi spetta?
«Devo ancora riconoscere che la sensibilità e volontà del ministro Speranza e del generale Cotticelli di voler affrontare e risolvere la complessa situazione sono stati coniugati all’altissima professionalità e lungimiranza del commissario straordinario dell’AOU Mater Domini Dr Zuccatelli e alla disponibilità del rettore UMG Giovanni Desarro. Un gioco di squadra indispensabile per ripartire bene».
Quale sarà il ruolo della Regione in tale contesto?
«Il ruolo della regione e della presidente Jole Santelli sarà poi fondamentale per fare in modo che la struttura cresca e aumenti le sue potenzialità».
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