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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Dopo l’ambulatorio di Cardiologia, sono sospese anche le visite all’ambulatorio di Ginecologia dell’ospedale di Lamezia. Il motivo è sempre lo stesso: carenza di personale. Sull’ennesimo e grottesco caso è intervenuta anche l’amministrazione comunale di Lamezia che ha comunicato alla Commissione prefettizia dell’Asp di Catanzaro che nella mattinata di lunedì 13 gennaio il sindaco Paolo Mascaro, l’assessore con delega alla Salute, Gianfranco Luzzo, e il presidente del Consiglio comunale, Pino Zaffina, incontreranno il personale sanitario del Presidio ospedaliero di Lamezia Terme «al fine di mettere a fuoco le criticità e poter concertare interventi che possano migliorare il livello di assistenza».
In una nota l’amministrazione comunale ritiene che l’incontro assume una «particolare urgenza» dopo che si è appreso che anche le attività ambulatoriali del reparto di Ginecologia dell’ospedale di Lamezia Terme sono state sospese. La motivazione della sospensione è la carenza di personale medico, la stessa carenza che, nel recente passato, ha causato l’interruzione delle attività ambulatoriali del reparto di Cardiologia e la riduzione del numero dei posti letto e delle attività ambulatoriali del reparto di Medicina.
«È evidente – prosegue la nota dell’amministrazione – il grave pregiudizio che grava sui cittadini lametini e del comprensorio e le probabili gravi ricadute nel lungo periodo. L’attività ambulatoriale è assolutamente necessaria per alcuni reparti, come la ginecologia, ove si consideri che una donna in gravidanza che non potrà più effettuare i controlli ecografici previsti dai protocolli medici e dovrà rivolgersi presso altre strutture sarà naturalmente portata a partorire in altri ospedali. È prevedibile, quindi, una riduzione del numero di nascite con il rischio concreto di una chiusura anche del punto nascite».
«Oggi più che mai è quindi necessario individuare quelle che sono le criticità di un Presidio ospedaliero che è il punto di riferimento non solo del comprensorio lametino ma di un’area ben più vasta ed individuare anche quelle che possono essere le azioni per migliorare i servizi assistenziali e di cura dei pazienti». Per l’amministrazione comunale (insediatasi meno di un mese fa) «di certo, non potrà continuare ad assistersi passivamente a continue spoliazioni del Presidio e quindi dell’offerta sanitaria su un territorio che ha, al contrario, il sacrosanto diritto di un netto miglioramento dei servizi». Il tutto accade proprio nel giorno in cui il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, ha visitato il Centro regionale di Neurogenitca diretto da Amalia Bruno (con sede proprio all’interno dell’ospedale di Lamezia) che rischia la chiusura per mancanza di fondi e per questo motivo Amalia Bruni ha consegnato una lettera a Zingaretti destinata al presidente della Repubblica Mattarella.
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