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L'incontro tra Occhiuto e i consiglieri regionali di Azione, Giuseppe Graziano e Francesco De Nisi (foto dal profilo Facebook di Giuseppe Graziano)

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IL PRESIDENTE della Regione Roberto Occhiuto ha iniziato il giro di colloqui con gruppi consiliari e partiti che dovrebbe precedere l’annunciato rimpasto di giunta. Uno dei primissimi incontri, nelle scorse ore, ha avuto come interlocutori i consiglieri regionali di Azione, Giuseppe Graziano e Francesco De Nisi. Il partito di Calenda non si è costituito formalmente in Consiglio, ma ci tiene a ritagliarsi spazio e riconoscibilità come interlocutore nella coalizione di centrodestra, tanto più dopo il risultato delle elezioni europee che hanno visto Azione in Calabria superare il 4 per cento.

Il resoconto ufficiale dell’incontro – quello almeno che fa il consigliere Graziano sulla sua pagina Facebook – al rimpasto non fa riferimento. Si è trattato di un «consueto briefing periodico sulle azioni di governo in campo», riferisce Graziano, con focus sul nuovo ospedale della Sibaritide, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, su interventi nel campo della mobilità sanitaria per favorire gli spostamenti tra i presidi. E ancora, in tema di mobilità generale, la defiscalizzazione (prossima) sui voli e l’imminente firma dell’intesa tra il commissario per i lavori sulla 106 e il governatore, che permetterà di avviare la gara per il tratto a sud di Sibari.

Che al rimpasto non si sia accennato è poco probabile, anche se Azione non avrà un ruolo diretto in questa fase: non ha assessori in Giunta e non ne avrà, visto che veri stravolgimenti non ci saranno. Come detto, per quanto riguarda i componenti dell’esecutivo, il presidente si limiterà a un solo nuovo ingresso, per sostituire Giusi Princi, neoeletto al Parlamento Europeo. È plausibile, però, che il presidente abbia aggiornato i consiglieri di Azione su quelle che saranno le prossime mosse. In linea di massima il governatore ha già le idee chiare su come procedere e sui tempi. La pratica dovrebbe essere chiusa poco oltre la metà di luglio, dopo la riunione del G7 in Calabria e l’insediamento del nuovo Parlamento europeo, che sancirà la partenza di Princi. E se l’innesto sarà solo uno – una donna, quasi certamente reggina, di Forza Italia, al posto di Princi – perché perde quota l’ipotesi di un turn over nella Lega, il vero cambiamento il presidente lo farà sulle deleghe. Non solo perché riassegnerà in Giunta alcune delle materie ancora in capo a lui – Turismo e Lavori pubblici – e rafforzerà le responsabilità degli assessori di Fratelli d’Italia, ma perché sarebbe sua intenzione operare un riassetto generale della Giunta, rivisitando e riassemblando gli incarichi, almeno di parte dell’esecutivo.

Tornando ad Azione, per il partito di Calenda non si prevedono spazi in Giunta, ma perché – come detto – gli equilibri di partenza non saranno cambiati. Non è escluso però un posto di sottogoverno, come la guida dell’Agenzia per l’energia.

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