Jole Santelli
2 minuti per la letturaCATANZARO – Jole Santelli respinge ogni critica nei confronti del vicepresidente Nino Spirlì, al centro delle polemiche (LEGGI) dopo avere usato parole forti nel corso di un convegno (LEGGI). Intervenendo a “Un giorno da pecora”, su Rai Radio 1, ha difeso il vicepresidente, ha rilanciato sul tema del coronavirus e degli interventi in atto in Calabria, quindi ha fortemente criticato l’azione politica del Movimento 5 Stelle
In una “chiacchierata” con i conduttori della popolare trasmissione, Santelli ha parlato di diversi temi, anche privati, dalla mancanza di un fidanzato («devo trovare un uomo che mi faccia sorridere e non mi butti addosso tutti i suoi problemi»), alle condizioni di salute di Silvio Berlusconi («l’ho visto sabato in una riunione su Zoom e sta benissimo»), quindi le parole sul “caso Spirlì”: «Secondo me sono dichiarazioni estrapolate. E’ un mio carissimo amico, omosessuale dichiarato da trenta anni. E’ ipercattolico. Insomma, parlava generalmente della dittatura del politicamente corretto. Poi essendo anche un autore televisivo è un artista; credo abbiano forzato quello che hanno detto».
Santelli ha spiegato: «Non capisco perché non si possa dire nero. Credo che abbia utilizzato una frase idiomatica linguistica calabrese. E’ una delle persone più colte che io conosca, un po’ sopra le righe come tutti gli artisti, però so che non pensa in senso dispregiativo».
Rispetto al tema del coronavirus, la presidente della Regione ha sottolineato: «Sono preoccupata perché arriva l’influenza e per le scuole, bisogna stare molto attenti», anche se ha ribadito come «i calabresi si comportano bene» e che «gli assembramenti erano seriamente preoccupanti» e questo l’ha spinta ad attuare l’obbligo delle mascherine all’aperto.
Come azione di prevenzione, Santelli ha aggiunto: «Bisogna controllare molto le singole zone, evitare che nasca il panico e che la gente finisca in ospedale. Ho acquistato il doppio dei vaccini antinfluenzali dell’anno precedente e dovrebbero arrivare a giorni».
Infine, la “frecciatina” all’Udeur dopo la richiesta di un commento per le parole di Alessandro Di Battista dei giorni scorsi: «Il Movimento 5 Stelle è anche peggio dell’Udeur, almeno l’Udeur faceva politica. Somiglia invece ad una parabola, una giravolta pesante. Ha iniziato da tutto contro la casta ed è diventata una casta per eccellenza».
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