Concorsone tecnici al Sud, sede d'esame spostata da Lamezia Terme a Reggio Calabria

LAMEZIA TERME – Farà dunque ancora discutere il concorso tecnici al Sud per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Al danno si aggiunge anche la beffa per i calabresi.

La domanda sorge spontanea: questo concorso per 2800 tecnici al Sud intende assumere nuovi giovani o creare ulteriori malcontenti?

Per i calabresi, quindi, ulteriori mortificazioni, come lo spostamento della sede d’esame da Lamezia Terme baricentro della Calabria, area ex Sir, com’era stato stabilito, a Reggio Calabria (Palazzetto dello Sport “Francesco Calafiore” quartiere Pentimele).

Una sede inappropriata per lo spostamento dei giovani della province di Catanzaro, Crotone e Cosenza. La sede lametina era stato proposta fino a martedì sera quando poi è stata comunicata la rettifica della sede d’esame.

Ricordiamo che inizialmente sono stati proprio i giovani ad essere penalizzati per la decisione di Brunetta di dare priorità a chi aveva lavorato per un certo numero di anni in Enti o Istituzioni, per cui giovani con lauree e master anche con alti voti per i quali era stato indetto il concorso si sono trovati bypassati, vedendo crollare anche il sogno di un lavoro se pur a tempo determinato.

Eppure dopo il flop di partecipazione alla prima tornata ecco il colpo di scena: altri 70000 candidati ammessi alle prove, i cui titoli sono già stati valutati in precedenza.

Fin qui nulla da obiettare anzi. Tuttavia piovono ancora critiche, prima tra tutte lo spostamento di sede delle prove.

La sede di Lamezia era stata considerata strategica per la Calabria, difatti era stato reso pubblico il piano operativo per le misure anticovid da prendere nell’area ex Sir della Fondazione Terina durante lo svolgimento delle prove.

In secondo luogo l’esigenza di avere un referto negativo relativamente ad un tampone rapido o molecolare effettuato non oltre le 48 ore antecedenti lo svolgimento delle prove.