Paolo Mascaro
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A Lamezia Terme FI pronta a virare su Ionà. Ma gli alleati non stanno a guardare. Paolo Mascaro passa da potenziale candidato a simbolo dell’impasse
PAOLO Mascaro, nel giro di pochi giorni, da potenziale candidato a sindaco, nelle prossime comunai di Lamezia Terme, paradossalmente è diventato il capro espiatorio della situazione di impasse che si è creata nella coalizione di centrodestra, oggi in confusione e in affanno per individuare un nome unitario. E, seppure velatamente, c’è già chi attribuisce al sindaco uscente la responsabilità dei ritardi accumulati, causati proprio dal “tiritera” sulla sua incandidabilità, presa in considerazione e accettata solo adesso.
LAMEZIA, CENTRODESTRA SPERA IN SLITTAMENTO VOTO
Intanto i tempi stringono e nel centrodestra si spera che la ipotizzata data del 11 maggio per le amministrative lametine possa slittare di qualche settimana. Ciò per avere più tempo per mettere a punto liste e programmi, per i quali il centrosinistra è già in fase di “work in progress”. La questione dell’individuazione del nome che dovrà misurarsi con Doris Lo Moro, candidata unitaria del fronte progressista, è comunque nelle mani dei responsabili regionali e nelle stanze dei partiti romani. Ricordiamo, come già scritto da qualche giorno, che l’opzione sulla quale si sta ragionando è quella dell’imprenditore Emanuele Ionà, vice coordinatore regionale di Forza Italia e molto vicino a Paolo Mascaro. Il nome che FI vuole offrire alla coalizione è il suo. Ed è quello che ad oggi sembra avere maggiori chance per passare. Tra l’altro, proprio ieri si è tenuto un incontro nella capitale fra il coordinatore regionale e parlamentare degli azzurri Francesco Cannizzaro, Mascaro e Ionà.
L’OPZIONE MURONE
L’occasione è stata quella della presentazione alla Camera degli stati generali. Tiene però ancora banco un’altra opzione, che è quella di Mario Murone incalzata più volte negli ultimi mesi, soprattutto da Fratelli D’Italia. I meloniani metterebbero nel conto il fatto che l’avvocato lametino allargherebbe i confini della coalizione e potrebbe tenere dentro tutto il variegato fronte del centrodestra. Tra i moderati una soluzione del genere pare che piacerebbe anche a Pasquale Materazzo (Democrazia Cristiana). Non hanno ancora scoperto completamente le carte CDU e UDC. Ricordiamo che il presidente del consiglio uscente, Giancarlo Nicotera è anche il coordinatore regionale del CDU. Se non dovesse alla fine accodarsi a FI Fratelli d’Italia e Lega, potrebbe insieme al partito di Ruggero Pegna correre in modo autonomo. Nicotera, il cui nome finora non sembra essere mai stato preso in considerazione come possibile candidato unitario della coalizione di centrodestra, nelle precedenti amministrative sfiorò di un solo voto i 700 consensi.
LA LEGA
Se Forza Italia continua a tenere in mano, almeno finora, il pallino del gioco, la Lega con il parlamentare Domenico Furgiuele non è disposta a fare da spettatore della partita e quindi segue con attenzione la vicenda sedendo al tavolo regionale. Tra l’altro non è passata inosservata una sua battuta lanciata proprio ieri, sui social, in occasione della festa delle donne. «Un’idea “rosa” per individuare il candidato a sindaco del centrodestra lametino che tenga conto anche dell’impegno messo in politica con entusiasmo dal basso». Quale potrebbe essere il nome a cui fa riferimento il parlamentare dei salviniani? Probabilmente quello di Antonietta D’Amico, oggi consigliere comunale del gruppo Lega con Antonio Mastroianni. Entrambi erano stati eletti alle amministrative del 2019 nelle liste di Paolo Mascaro. Mastroianni con Forza Italia e Antonietta D’Amico con la civica Orgoglio Lamezia ottenendo ben 485 preferenze. Verificheremo se con l’inizio della nuova settimana l’ opzione ”rosa” sarà presa realmente in considerazione e soprattutto se l’intera questione del candidato del centrodestra si avvia ad essere risolta con l’ufficializzazione di un nome.
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