L’intervento di Laura Ferrara
3 minuti per la letturaLAMEIZA TERME (CZ) – Se la partita di comunicazione tra Pd e centrodestra è già cominciata, quella con il M5s rischia di interrompersi. I motivi del campo largo si sono fatti sempre più stretti e il futuro è davvero un’incognita per i grillini calabresi.
Alle ultime politiche hanno ottenuto percentuali bulgare con punte superiori al 50% nelle sfide degli uninominali. Percentuali che difficilmente riavranno. Qualcuno sostiene che l’effetto Conte può portare il partito intorno al 10%, difficilmente oltre. E così è iniziata la caccia a tutti questi voti in uscita.
In questo quadro ieri a Lamezia c’è stata la convention voluta dal coordinatore regionale Massimo Misiti e che ha visto il videocollegamento dell’ex premier Conte.
«Le chiusure che abbiamo avuto dal Pd sono sotto gli occhi di tutti. È un percorso in evoluzione – ha aggiunto – non c’è stata la chiusura totale anche se le dichiarazioni fatte oggi lasciano ben poco sperare in un percorso condiviso. Stando a queste dichiarazioni, è il Pd che si è messo da parte, non noi che abbiamo chiuse le porte a nessuno. Pare che Orlando abbia aperto una finestra, quindi si chiude una porta e si apre una finestra. Devono prima definire nel campo del Pd quello che vogliono fare, noi – sostiene Misiti – continuiamo a parlare di temi, non ci interessa la ristrettezza legata solo a un potere: noi dobbiamo portare avanti le esigenze dei territori, perché siamo una comunità che ha sempre lavorato per questo».
«La comunità del M5S c’è ed è viva. Chi ci dà per finiti un giorno sì e un giorno no dovrà ricredersi», ha gridato invece dal microfono l’europarlamentare Laura Ferrara.
«La sfida che ci attende da qui a due mesi – ha detto – è cruciale e l’impegno, di tutti, non deve mancare. Io ci sono, e darò il mio massimo contributo per contrastare chi vuole salire al governo del nostro paese per riportarci 30 anni indietro. I nostri obiettivi sono chiari: realizzare il salario minimo, garantire la giustizia sociale, migliorare il super bonus e la transizione ecologica, assicurare aiuti alle imprese e alle famiglie. Il 25 settembre è un appuntamento importante e non possiamo mancarlo. Il M5S ci sarà per dare voce a chi per gli altri partiti non conta ma ha la possibilità di far pesare il proprio giudizio. Per loro noi ci saremo sempre»
Infine, da segnalare c’è anche l’intervento del capogruppo regionale Davide Tavernise. Questi ha ribadito che il futuro è un ritorno al passato, ai veri temi del MoVimento e a tutti quei militanti che non si sono lasciati tentare dalle sirene del sistema e sono ancora qui a inseguire un sogno. Non fa drammi per la caduta del Governo «sinceramente a me non è mai piaciuto» e rivendica di aver contribuito, nell’assemblea dei capigruppo regionali a spingere Conte verso la rottura. Per recuperare i voti bisogna tornare ai temi e ai volti del passato. Per questo Tavernise cita, strappando gli applausi della sala, Virginia Raggi, Chiara Appendino, Alessandro Di Battista. I temi sono quelli elencati dalla Ferrara: superbonus, salario minimo e aiuti alle famiglie per vincere la recessione. La strada è tracciata, ma è in salita.
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