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Il Comune di Catanzaro

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CATANZARO – L’ufficio elettorale del Comune di Catanzaro, capoluogo della regione Calabria interessato dal rinnovo del consiglio comunale e del sindaco oltreché dalla consultazione referendaria, ha comunicato che alle ore 12 l’affluenza di votanti è stata leggermente in calo rispetto al turno precedente di cinque anni fa.

Nelle 92 sezioni cittadine si è portato ai seggi il 19,03 % degli aventi diritto, per la precisione 13.947 cittadini. Nel 2017 allo stesso orario a Catanzaro aveva votato il 22 %, tre punti in più.

In mattinata hanno già votato per i referendum sulla Giustizia e per le comunali 5 dei 6 candidati a sindaco di Catanzaro. Nino Campo (civico), Valerio Donato (civico con il sostegno, sia pure senza simboli di partito, di Forza Italia e Lega), Wanda Ferro (Fratelli d’Italia), Nicola Fiorita (Pd e Movimento 5 Stelle) ed Antonio Talerico (Noi con l’Italia ed altre formazioni di centrodestra) si sono espressi sia sui referendum che sulle amministrative.

Non ha potuto votare, invece, il sesto candidato a sindaco, Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons, sostenuto da Rifondazione comunista, Potere al popolo e Calabria resistente e solidale. Di Lieto, infatti, fino a poco tempo fa residente a Sellia Marina, ha chiesto nei mesi scorsi il trasferimento della residenza a Catanzaro, ma la relativa pratica non è stata ancora regolarizzata. Da qui, dunque, l’impossibilità per lui di votare nel capoluogo.

In Calabria, per quanto riguarda le amministrative, si vota, complessivamente, in 74 comuni, tra cui quattro con più di 15 mila abitanti. Sono, oltre Catanzaro, Acri e Paola, in provincia di Cosenza, e Palmi, in quella di Reggio Calabria.

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