X
<
>

Nicola Fiorita sul palco del Teatro Comunale

Share
4 minuti per la lettura

CATANZARO – Due mesi e non sentirli, sulle ali dell’entusiasmo che colora l’orizzonte e fa di una coalizione una squadra, per dirla come Nicola Fiorita, candidato sindaco del Centrosinistra e Movimento Cinque Stelle “one man show” sul palco del Teatro Comunale dove ha deciso di apre la campagna elettorale a 60 giorni dalla data delle elezioni amministrative.

«Dove eravamo rimasti», si chiede Enzo Colacino, che conduce con leggerezza una manifestazione politica che ha il sapore della rimpatriata, un’attesa di ritrovarsi lunga cinque anni, senza essersi mai persi. Ma «l’opportunità di cambiare è mo», per dirla alla catanzarese. Ci sono le idee e i progetti per “innaffiare” le radici del cambiamento innestate: «È il secondo tempo di una partita che abbiamo iniziato venti anni fa, – afferma il candidato sindaco Nicola Fiorita – tante volte abbiamo provato a cambiare questa città, oggi ce la faremo».

Sventola la bandiera della pace, i venti di guerra non sono così lontani. Quella di Catanzaro è una comunità accogliente: a kermesse elettorale di una coalizione che punta alla pacificazione in senso lato, non poteva che partire con voce di Julia, ucraina che vive in Italia da 18 anni, e con Sofia una giovane ucraina nata a Catanzaro. Sofia ha letto un commuovente scritto sulla guerra in cui afferma di «essere arrabbiata perché nessuno ha mai pensato al dolore che provocano i conflitti» definendo Putin “malvagio”. Le donne protagoniste sul palco di Fiorita che paragona la sua corsa a quella del Catanzaro in serie A, i Giallorossi batterono il colosso Juventus e questi si lamentarono delle condizioni del campo. «Noi non allaghiamo il campo – ironizza Fiorita – ma lo allarghiamo».

La scuola, il sociale, il coraggio di restare e la voglia di tornare dei giovani che vogliono costruire la nuova Catanzaro, declinano i problemi e le idee, la ragione e il sogno di un’avventura che riparte. «Dobbiamo lavorare per eliminare le diseguaglianze tra i bimbi perché il diritto all’istruzione deve essere universale. Si tratta di servizi essenziali per la crescita dell’intera comunità catanzarese», dice Silvia Crispino. «La Calabria è terra d’emigrazione, un luogo da dove andare via, ma questo territorio non è solo fuorisede, io sono rimasta a Catanzaro e ho visto tutti i miei coetanei partire. Accettare di restare qui nonostante le difficoltà ci rende coraggiosi. Invito ai giovani a tornare per costruire insieme», le fa eco Azzurra Conforto richiamando lo storico Vito Teti.

Di Lavoro e scuola parla anche Rita Colacino, insegnante. «Nicola Fiorita è l’esempio di come la politica possa essere nobile. Lui – dice ancora – non ha mai messo la propria persona al di sopra del programma politico, è stato la voce sempre viva del bene pubblico di Catanzaro e oggi speriamo che il vento cambi in città».

Assunta Lacroce, infine, si definisce «la testimonianza vivente di uno dei tanti problemi che vengono ripresi ad ogni campagna elettorale: l’abbandono delle periferie». «Vengo dal quartiere Pistoia, dove vivo da 35 anni, un luogo – ha raccontato Lacroce – che ho visto sempre più imbruttirsi. Oggi serve una visione di lungo periodo per far crescere la città, non possiamo più permetterci di avere cittadini di serie A e di serie B».

In videoconferenza è intervenuto anche il cantante Eman dicendo che «Nicola è la persona giusta per cambiare la città di Catanzaro e avviarla alla rinascita che merita». Ma ad aprire il giro degli interventi era stato Aldo Casalinuovo, al quale Fiorita riserva un ringraziamento speciale per quel suo passo indietro rispetto alla candidatura in campo.

«Vedo un teatro pieno e questo mi fa pensare che vinceremo. Qui – ha detto Casalinuovo – mi sento a casa perché c’è un sentimento che ci unisce. Altrove vedo grandi contraddizioni. Sono tre le parole che possiamo usare per parlare di questa coalizione: coerenza, coraggio e cambiare. Catanzaro può decollare se si libera dalla zavorra che ha sempre avuto, dobbiamo assolutamente cambiare perché tutti noi abbiamo diritto di avere prospettive nuove. Abbiamo tutte le risorse per volare in alto».

Per questo, per il docente dell’Unical la partita «è semplice: scegliere chi ha distrutto la città o noi che siamo la possibilità di cambiare». «Questi cinque anni – secondo Fiorita – ci lasciano una città nel punto più disastroso della sua esistenza con perdita di abitanti, di economia, di istituzioni e di centralità politica. Ognuno è libero di esprimere le proprie idee politiche, ma non di prendere in giro i cittadini. I dirigenti dell’amministrazione Abramo e i consiglieri comunali di maggioranza sono a sostegno di una coalizione che parla di cambiamento e discontinuità. C’è una scelta da fare: si può votare il centrodestra mascherato che ha portato la città al declino. Vogliamo completare il percorso iniziato 5 anni fa, cioè interrompere il declino di Catanzaro, un declino che si è fortemente aggravato in questi 5 anni, realizzare un cambio di prospettiva del governo, un governo della città più moderno, più libero, fatto da persone che non hanno cambiali da pagare, e ridare speranza a una città che forse non crede più nemmeno in sé stessa».

«Partiamo con uno spirito molto positivo, con grande felicità perché la campagna elettorale è una festa. Io ho la fortuna e la possibilità di dare un contributo alla città, tutti coloro che si candidano lo vogliono dare. Questi due mesi sono importanti ma – conclude Fiorita – sarà molto più importante la nostra vittoria perché aprirà una nuova pagina nel governo della città».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE