Saverio Loiero
4 minuti per la letturaCATANZARO – Quasi quasi ne brucia più il centrodestra (di potenziali candidati sindaco) che un incendio (di alberi) in Amazzonia. E la fumata è nera, senza ombra di dubbio. Ancora non avevano messo il sigillo alla controversa interpartitica mattutina, conclusa con un nulla di fatto e aggiornata a lunedì, che già il tam tam che si trasformava in notizia era un altro: l’avvocato Saverio Loiero, il cui nome era stato sponsorizzato da Fratelli d’Italia al tavolo delle trattative assieme a quello del presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni (LEGGI), fa un passo indietro prima ancora di averne potuto fare uno avanti.
L’intento di chiudere senza ulteriori rinvii sulla candidatura a sindaco del post Abramo, affidato al livello regionale del maggiorenti dei Partiti (FdI, Forza Italia, Udc, Coraggio Italia e Noi con l’Italia) sfuma dopo le prime, e quanto pare concitate, battute di una riunione tenuta lontano da sguardi indiscreti – quindi non al sicuro delle stanze di palazzi istituzionali – e senza i rappresentanti delle liste civiche. Chi pensava di poter accelerare il percorso con meno interlocutori seduti attorno all’urgenza della candidatura, è rimasto deluso.
Sembra che a fare il nome dell’avvocato, ex sindaco di Simeri Crichi e assessore alle Attività produttive dell’Abramo Ter, sia stata la coordinatrice regionale e deputata meloniana Wanda Ferro (accompagnata dal consigliere regionale Antonio Montuoro). L’attesa sintonia e condivisione non scoppia, come la pace in Ucraina. E arriva la proposta del coordinatore regionale di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori (accompagnato dalla consigliera regionale Valeria Fedele) di candidare Marco Polimeni, condivisa dal sindaco uscente e rappresentante di Coraggio Italia, Abramo.
Al tavolo c’è anche Rino Colace per “Noi con l’Italia”, e il segretario provinciale dell’Udc, Giovanni Merante che sul nome del presidente del consiglio comunale di Catanzaro non sprizza felicità da tutti i pori: del resto, appena qualche mese fa aveva “allestito” una mozione di sfiducia a Polimeni. Quello dell’Udc, quindi, è il “no” della coerenza.
Secondo alcune indiscrezioni, sembra, che ad un certo punto Abramo abbia proposto di testare il gradimento su Polimeni attraverso un sondaggio casalingo, vale a dire chiamando i consiglieri comunali della maggioranza, uno per uno. Visto il successo dell’esperimento – alto lo share, insomma – Abramo sarebbe pronto a passare ad un sondaggisti certificati, a scelta tra SWG, Ghisleri e Mannheimer.
L’esito della riunione non ha tardato ad arrivare al cospetto di Loiero: «Rilevato – scrive – che dalla riunione dei partiti del centrodestra non pare emergere quella necessaria serenità affinché si possa proseguire per una mia candidatura a sindaco della città di Catanzaro, per come propostami da autorevoli rappresentanti dello schieramento politico in cui ho da sempre militato, ritengo di dover comunicare il ritiro della propria disponibilità alla candidatura a primo cittadino del capoluogo di regione, per agevolare un confronto che prescinda da personalismi e animosità di parte. Ringrazio le centinaia di persone che in questi giorni mi hanno voluto omaggiare del proprio sostegno e auguro un buon lavoro e successi a tutti».
Quindi, in lizza resta il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni, che sarebbe gradito ai vertici regionali di Forza Italia. Ma anche Antonello Talerico, che nei giorni scorsi è stato “lanciato” da un rinvigorito Mimmo Tallini, reduce dall’assoluzione nel processo “Farmabusiness”: i vertici di Forza Italia non avranno più ragione e modo di tenerlo ai margini, e il coordinatore provinciale avrà voce in capitolo, con molta più forza e determinazione.
A tal proposito, scriveva proprio l’assessore Ivan Cardamone: «Alla luce della pronuncia dei giudici resta una mia riflessione sui rapporti con il partito di Forza Italia, Mimmo Tallini meritava maggiore e più concreta fiducia dai vertici del partito, dopo tutto quello che ha dato per la crescita sul territorio. Una fiducia che non è stata ricambiata nel tempo. Quanto è accaduto, dal punto di vista politico, dovrebbe far riflettere non solo su quanto sia stato ingiusto e sbagliato infliggere condanne preventive, ma anche sulla direzione che il partito intende intraprendere rispetto alle scelte politiche che riguardano la città di Catanzaro».
Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, ieri al tavolo a rappresentare la Lega, aveva proposto Baldo Esposito che ha ritirato la propria disponibilità, qualche settimana fa. Ma, nella vita, quando il dovere istituzionale chiama, non si può mai sapere: la politica è anche spirito di sacrificio Quindi, mai dire mai.
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