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Sergio Abramo e Marco Polimeni

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CATANZARO – L’invincibile armata. Il centrodestra al governo della Provincia di Catanzaro si conferma saldo al comando di Palazzo di Vetro e scongiura ogni eventuale ipotesi di “anatra zoppa” per il presidente Sergio Abramo che rimarrà in carica fino alla prossima primavera, quando – inevitabilmente – dovrà cedere il passo al prossimo candidato sindaco alla guida della città.

L’esito del voto delle elezioni di secondo livello – vale a dire riservate solo a sindaci e consiglieri comunali – appariva scontato sin dal momento della presentazione delle liste in campo per il rinnovo dei 12 consiglieri di cui si compone il Consiglio.

Una competizione che sapeva tanto di resa dei conti interna al centrodestra che si è presentato all’appuntamento del 18 dicembre diviso in cinque liste, riconducibili ad altrettanti politici di riferimento che si contendono la leadership sul territorio.

“Coraggio Italia”, “La Provincia ci Lega”, “Centrodestra per la Provincia di Catanzaro”, “Noi in Provincia”, “Venti da Sud Provincia di Catanzaro” portano a casa ben 9 dei 12 seggi a disposizione: Azzarito Cannella, Pietro Fazio e Francesco Fragomele (“Venti da Sud”); l’unico catanzarese Sergio Costanzo, l’unico lametino Davide Mastroianni e Paolo Mattia (“Noi in Provincia”); Fernando Sinopoli (“Coraggio Italia”); Amedeo Mormile (“La Provincia ci Lega”) e Alessandro Falvo (“Centrodestra per la Provincia”). C’è poi l’unica lista del centrosinistra in campo che sceglie la via della sintesi e viene premiato, ma non troppo, con oltre 21 mila voti: in aula, di “Progressisti per la Provincia” ne entrano tre, Mario Deonofrio, Gregorio Gallello e Raffaele Mercurio (Progressisti).

La lista più votata è quella di una “stella nascente” della politica dell’area centrale della Calabria, il neo consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Antonio Montuoro, grazie all’esperienza maturata in sette anni da consigliere provinciale, prima da capogruppo d’opposizione e poi da vice presidente della Provincia. Montuoro ha costruito la lista “Venti da Sud” capitalizzando il radicamento sul territorio. A portare il contributo con un candidato di riferimento anche l’assessore regionale Filippo Pietropaolo, felice dell’elezione di Francesco Fragomele; con la benedizione della coordinatrice regionale, e deputata Wanda Ferro.

Sorridono i “meloniani”, con la lista più votata e tre consiglieri, e sono ben felici anche gli amici e colleghi di “Noi con la Provincia” che con l’esperimento riuscito potrebbero essere pronti a riprodurre una bella aggregazione moderata capace di attirare l’attenzione e il gradimento di un elettorato nostalgico-centrista anche al Comune. Dentro, infatti, l’esperienza e l’entusiasmo del presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Marco Polimeni, di “Catanzaro da Vivere” che con il supporto di uno zoccolo di giovani ma capaci amministratori è riuscito ad eleggere l’amico di sempre Paolo Mattia. Con lui anche il consigliere Fabio Talarico, vicino da sempre al sindaco Sergio Abramo. Quest’ultimo pur essendo nella dirigenza nazionale di “Coraggio Italia” – componente Brugnaro – senza muoversi sembra abbia avvantaggiato proprio “Noi con la Provincia” che elegge anche l’unico consigliere di Catanzaro, il votatissimo Sergio Costanzo, sostenuto a spada tratta dall’Udc (tranne Enrico Consolante che forse per non votarlo si è dimesso dal gruppo di Merante e Triffiletti giusto in tempo). E l’altro abramiano doc, Giuseppe Pisano? Resta nell’alveo della lista di Catanzaro da Vivere, Udc e parte di Forza Italia, visto che aveva dichiarato di sostenere Elisabetta Ferraina, candidata di Valeria Fedele, rimasta fuori.

Alla fine nello scontro tutto interno in casa azzurra tra il coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori e il coordinatore provinciale Mimmo Tallini, in capo con “Centrodestra per la Provincia”, il vincitore è un altro azzurro: l’avvocato, e primo dei non eletti in Fi al Consiglio regionale, Antonello Talerico che legge il sindaco di Cicala, Alessandro Falvo. Mentre resta fuori dal consiglio l’uscente Baldessare Arena, che era il candidato proprio di Tallini. Tra i forzisti, quindi, non sono molti quelli che possono alzare la voce e presentarsi a pugni stretti ai tavoli delle trattative, mentre Talerico si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

Il più votato è Fernando Sinopoli, sindaco di Centrache, espressione della parte di Coraggio Italia in capo al governatore Toti. Cresce la Lega, grazie anche all’ascesa del presidente regionale Filippo Mancuso che porta a casa – dopo essersi giocata in solitaria la partita con la lista “La Provincia si lega” – un seggio pieno e soddisfacente con il ritorno in aula del sindaco di Soveria Simeri, Amedeo Mormile.

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