Amalia Bruni
3 minuti per la letturaCOSENZA – Oggi alle 15,30 ci sarà l’esordio ufficiale di Amalia Bruni come candidata del centrosinistra. L’appuntamento è in quello che ormai è diventato il quartier generale del Pd calabrese ovvero l’hotel Marechiaro di Gizzeria Lido. Una prima inversione di tendenza rispetto alla vecchia candidatura quindi già c’è, visto che la Ventura nei giorni trascorsi dal suo annuncio al suo ritiro, non aveva mai incontrato i giornalisti.
Sarà l’occasione per capire meglio perchè la ricercatrice vuole affrontare questa sfida, come è arrivata la candidatura e che idee intende mettere in campo.
Qualcosa è già trapelato. La stessa Bruni ha detto che la proposta le è arrivata da “Comunità competente”, un agglomerato, capeggiato da Rubens Curia, che dovrebbe occuparsi di sanità e non si capisce bene se è un movimento politico, un movimento d’opinione o cos’altro. Al di là di questo, in base al racconto della stessa Bruni, Curia avrebbe suggerito il nome a Nicola Irto, che l’ha suggerito a Graziano, che l’ha suggerito a Boccia il quale, forse l’ha suggerito a Conte. A che titolo è partita la giostra non si capisce bene, ma forse è meglio non indagare vista la tendenza nel centrosinistra a dare un peso specifico a che raggiunge una visibilità mediatica. Come nel caso di Jasmine Cristallo che invece questa cosa della Bruni non l’ha mandata proprio giù e ieri ha fatto sapere che si è stancata, quindi da oggi si chiama fuori: «Non sarò complice in alcun modo della colpevole consegna alle destre che è stata organizzata. Naturalmente continuerò il mio impegno come portavoce nazionale del movimento 6000sardine a Roma, Bologna, a Napoli e in altri posti dove sono in corso campagne elettorali realmente competitive con l’amarezza di chi osserva la propria terra vittima di pratiche tribali , approcci coloniali e fallici regolamenti di conti incentrati sulla pura gestione del potere alla vigilia dell’arrivo degli allettanti fondi europei».
Per fortuna a far da contraltare alla leader delle Sardine, sono in tanti. Ad esempio, per restare nel campo, c’è Carlo Tansi che si va via via sempre più convincendo che quella della Bruni è la scelta giusta. «Stamattina – fa sapere il geologo – ho incontrato via webinar Amalia Bruni. E’ stato un lungo e proficuo incontro nel quale abbiamo condiviso molte idee e ideali su come potere finalmente portare al decollo – con trasparenza e competenze – la Terra che entrambi amiamo con la stessa passione: la regione più bella d’Italia, la nostra Calabria. Abbiamo trovato molti punti in comune nel nostro programma di governo».
Naturalmente da qui ad un accordo organico ne corre. Infatti Tansi puntualizza che «argomento principale del confronto è stato la credibilità e la reputazione dei candidati al Consiglio regionale in vista delle prossime elezioni. Ho sollecitato Amalia Bruni a spendersi senza riserve nelle liste della coalizione per un rinnovamento radicale della classe politica regionale e concordare strategie per ottenere una prevalente presenza femminile nel prossimo Consiglio regionale. Solo in questo modo sarà possibile sconfiggere e dissolvere il Put (Partito Unico della Torta) come neve al sole».
Non sappiamo quindi se questo matrimonio si consumerà, visto che Tansi non pare proprio nelle condizioni di mettere dei paletti, ma anche questo si vedrà.
Infine c’è la galassia grillina. Martedì sera c’è stata una riunione della deputazione e tutti all’unanimità hanno detto sì alla candidatura con un entusiasta d’Ippolito che si è detto certo che la Bruni sbaraglierà la concorrenza di Occhiuto e de Magistris. Sul come bisogna aspettare la conferenza stampa di oggi.
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