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Gianluca Cuda

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CATANZARO – La famiglia è sacra. Ma le ammalianti sirene della politica e il fascino della “prima linea” possono ridimensionare le decisioni assunte dopo una lunga riflessione, che è sempre “attenta e meditata”. È il caso del non più ex segretario provinciale del Partito democratico di Catanzaro, Gianluca Cuda che ha ceduto più alle pressioni, alle richieste e alle telefonate ricevute, e quindi fa delle dimissioni preannunciate carta straccia. Si rimette a disposizione del Partito e del popolo democratico della provincia di Catanzaro che si prepara alla difficile sfida elettorale.

Il 29 giugno (LEGGI) Cuda dichiarava di aver anticipato le dimissioni tramite facebook «per non tornare indietro» ad una scelta che ha «maturato a mente lucida. Senza condizionamenti e con grande serenità. La mia famiglia, mia moglie, le mie bimbe, i miei affetti, la mia vita. Non ho più il coraggio di lasciare giornate intere la mia famiglia». In questo intervallo di tempo qualcosa è successo, e lo scopriremo solo più in là, assieme ai nomi dei candidati alle Regionali per il collegio dell’Area centrale.

Intanto, dopo la riflessione, e comunque la certezza che «le questioni personali e familiari che erano alla base di quella decisione, non sono venute meno, sono lì dinanzi, tutte da risolvere», a fare la differenza sono state le «innumerevoli le sollecitazioni, per certi aspetti inaspettate, e le tantissime testimonianze che a partire dai tanti segretari di circolo, ai sindaci iscritti e simpatizzanti al Pd, ai componenti la direzione e dell’assemblea provinciale, oltre ai numerosi e splendidi iscritti, simpatizzanti che, in ogni modo e in ogni forma mi hanno espresso la loro volontà ed il loro auspicio che io ripensassi a quella decisione».

«Ai tanti amici e compagni – prosegue Cuda – è giusto aggiungere l’interlocuzione avuta con il commissario regionale Stefano Graziano, con il presidente provinciale dell’assemblea, Michele Drosi, con Eugenio Marino, Responsabile Sud Italia che mi ha chiamato anche in nome e per conto dell’on. Meloni, coordinatore della Segreteria Nazionale».

Dulcis in fundo, la “garbata” telefonata di Francesco Boccia, Responsabile Nazionale Enti Locali. E, quindi, si riparte, conclude Cuda «con il piglio giusto e la giusta energia per riannodare fili di comunicazione con tanti amici e compagni per rendere il Pd forte, presente, radicato. Un ringraziamento speciale a tutti, dai dirigenti ai semplici iscritti e militanti, per l’affetto e la vicinanza ricevuta».

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