Luigi de Magistris
3 minuti per la letturaCATANZARO – Il sostegno pieno a Luigi de Magistris come candidato a presidente della Regione Calabria (LEGGI), quindi l’appello «ad Antonio Lo Schiavo di Vibo Valentia per l’ennesimo atto di amore verso la nostra terra», Su queste basi, ArticoloUno si divide e si apre a due posizioni distinte: da una parte un gruppo di dirigenti che fanno riferimento alle federazioni di Catanzaro e Vibo Valentia, dall’altra la struttura del movimento che resta invece ancorata al centrosinistra e a Nicola Irto.
I dirigenti che si richiamano alle federazioni di Catanzaro e Vibo Valentia hanno lanciato l’appello: «chiediamo ad Antonio Lo Schiavo di Vibo Valentia l’ennesimo atto di amore verso la nostra terra, sciogliendo ogni riserva e proponendo la sua candidatura a fianco di Luigi De Magistris».
Una presa di posizione che non è piaciuta alla dirigenza regionale che ha bocciato questa presa di posizione: «Si tratta di ex dirigenti di ArticoloUno che non condividono la linea del partito e di fatto si mettono fuori. La linea di ArticoloUno – hanno detto al Quotidiano – è quella di un’alleanza anche in Calabria tra Leu, Pd e 5 Stelle e, soprattutto, costruire un campo largo di tutte quelle forze, associazioni e soggetti politiche che vogliono avviare in Calabria un fronte comune per far fronte alle emergenze della nostra terra».
Dunque, la divisione all’interno del movimento politico di sinistra è ufficiale. Per il gruppo che ha scelto de Magistris, la motivazione è quella di rilanciare «la questione morale ed etica orientata a imprimere una svolta radicale al panorama del mondo di sinistra e dei moderati. Ribadiamo con forza l’auspicio che la nostra scelta possa incoraggiare quei militanti rimasti alla finestra, sempre più delusi dalla autoreferenzialità di un ceto politico calabrese che radica la propria rappresentatività più nelle compiacenti architetture dell’attuale legge elettorale che nel consenso degli elettori».
I riferimenti alla gestione del movimento e della coalizione sono netti: «Siamo stanchi e mentalmente logori di subire le scelte di chi ha di volta in volta impedito alle nostre latitudini il fiorire di ogni primavera politica. Non dimentichiamo le esperienze di Salvatore Scalzo prima e Nicola Fiorita poi a Catanzaro, o di Antonio Lo Schiavo a Vibo Valentia o di Rosario Piccioni a Lamezia Terme. Non consentiremo, né mai parteciperemo più, a simili misfatti che tanto male hanno fatto alla Sinistra calabrese e, ancor prima, al rilancio della Calabria».
Il tentativo è quello di allargare il fronte dei gruppi che potrebbero lasciare la coalizione guidata da Irto: «Lanciamo dunque un appello accorato a tutte le componenti che si identificano nell’area di Centro-Sinistra affinché si sentano protagoniste e non subalterne a certi logori schemi, rivendicando il loro diritto-dovere di “partecipare attivamente” alla elaborazione dei programmi elettorali e alla scelta di chi dovrà dare concreta dignità e rappresentanza a quei programmi. Il progetto politico che si sta costruendo attorno alla figura di Luigi De Magistris va sicuramente in questa direzione e merita la nostra attenzione e il nostro fattivo contributo. E’ con questo mondo fatto di politica, volontariato e associazionismo, di accoglienza e rispetto verso il prossimo – hanno aggiunto – di donne e uomini che vivono e aspirano quotidianamente al bene collettivo, che vogliamo costruire la nuova casa comune».
Parole che dilaniano il centrosinistra e lo stesso ArticoloUno, alimentando ore di tensione nelle due coalizioni in campo.
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