Nino Spirlì
2 minuti per la letturaCATANZARO – Dopo i dubbi sollevati da diversi movimenti (LEGGI) rispetto alla data del 14 febbraio 2021 per le elezioni regionali in Calabria, il presidente facente funzioni Nino Spirlì è uscito allo scoperto e ha respinto le critiche.
«Ho letto delle polemiche avanzate da alcuni gruppi vicini al Movimento 5 Stelle e ad una certa sinistra a proposito del pericolo di fare effettuare le elezioni il 14 febbraio. Vorrei ricordare, a tutti i polemici e a coloro i quali stanno tentando di far partire la loro campagna elettorale a distruggere, che quelle date sono le date comunicate dal governo, nel quale i ministri sono del M5S, del Pd e dei partiti di sinistra».
Spirlì ha ricostruito l’iter seguito: «Il governo a novembre ci ha comunicato di scegliere una data in un periodo, in una forchetta temporale che andasse dal 10 febbraio al 15 aprile. I consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, quindi di centrodestra e di centrosinistra, hanno deciso, per rispetto del loro mandato e dei loro elettori, di non rimanere un giorno in più in un’amministrazione che si deve comunque fermare, e quindi – ha aggiunto il presidente – hanno chiesto al presidente della Regione di indire le elezioni per la prima data utile, a partire dal primo giorno compreso nella forchetta temporale che ha dato il governo M5S-Pd-Leu-Italia Viva».
«Quel giorno ha spiegato Nino Spirlì – è esattamente la prima domenica dopo il 10 febbraio, cioè il 14 febbraio: pertanto, se quella data non è più buona, per tutta una serie di motivi che dovrebbero o potrebbero essere insorti, allora sarà il governo che dovrà dire di essersi sbagliato a dirci di votare nella prima data utile dopo il 10 febbraio. Nessuno, e questo l’abbiamo dimostrato, porta i calabresi in una situazione di pericolo, sono mesi che abbiamo dimostrato quanto invece ai calabresi ci teniamo e i risultati – ha concluso Spirlì – sono tanti, dal primo giorno di questa amministrazione fino a ieri».
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