Matteo Salvini e Nicola Gratteri
2 minuti per la letturaCATANZARO – «Il gemellaggio delle due Reggio» è l’aspirazione che Matteo Salvini si prefigge per contrastare la ‘ndrangheta da Reggio Calabria a Reggio Emilia. Il leader del carroccio giunge nella zona marina del capoluogo calabrese per prendere parte all’Assemblea regionale di Confagricoltura, all’indomani dal comizio tenuto su un corso di Lamezia Terme affollato di sostenitori e contestatori (LEGGI LA NOTIZIA).
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Situazione pressoché tranquilla nel secondo appuntamento programmato del tour elettorale in Calabria dell’ex vicepremier, incontro al quale ha inoltre preso parte il senatore leghista, Gianmarco Centinaio. «La Lega non scende in campo per partecipare – ha affermato l’ex Ministro dell’Agricoltura – ma corre solo per vincere».
Fuori programma stamattina in città, dove Salvini ha incontrato il procuratore Nicola Gratteri a ventiquattro ore dalla manifestazione a suo sostegno. «Chiunque lotti per risanare la Calabria è mio fratello» ha affermato Salvini aggiungendo «Siamo con Gratteri, sapendo che è vittima di tante minacce come lo sono stato e lo sono io».
«Un ottimo amministratore locale con le idee chiare» le parole di elogio per il sindaco del capoluogo, Sergio Abramo, anch’esso incontrato dal leader della Lega nel centro cittadino.
Qualche momento di tensione all’uscita di Salvini dall’hotel ospitante la conferenza di Confagricoltura, quando un giovane presente ha iniziato a contestare l’ex vicepremier.
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Immediato l’intervento delle forze dell’ordine atto a riportare la calma. Al ragazzo è stata dapprima avanzata la richiesta di favorire le proprie generalità poi è stato allontanato dalla zona.
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Salvini così con tutti, dislessici o meno.