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LAMEZIA TERME – Due anni dopo Paolo Mascaro si prende la sua rivincita. Alla conclusione dello scrutinio (78 sezioni su 78) Mascaro ha ottenuto una vittoria schiacciante: 12317 preferenze per Mascaro pari al 68,9% contro 5559 voti per Pegna pari al 31,1%. L’avvocato, dunque, torna a indossare la fascia tricolore da sindaco di Lamezia. «Pensiamo ora a Lamezia, basta chiacchiere e foschi presagi. Voltiamo pagina». Sono le prime dichiarazioni di Mascaro subito dopo la sua seconda vittoria.
Mascaro lasciò la fascia tricolore da sindaco di Lamezia Terme tra le lacrime esattamente due anni fa quando il Consiglio comunale fu sciolto (per la terza volta) per infiltrazioni mafiose.
Ma l’astensionismo (nemmeno il 30% degli elettori si è recato alle urne anche per il maltempo) ancora una volta è stato alto (minimo storico). L’affluenza, infatti, come il primo turbo, si è confermata in forte calo considerato anche il maltempo (come al primo turno). Alle 12 l’affluenza è stata minima, 3353votanti su 62214 pari al 5,39%. Alle 19 al voto 15316 elettori su 62.214 pari al 24.62% alle urne e alle 23 (chiusura seggi) l’affluenza alle 23 è stata di 18654 votanti su 62214 (29.98% contro il 44% del 2015. Nemmeno, quindi, il 30% degli elettori al voto.
Nel 2015 al ballottaggio l’affluenza si fermò al 44,01%, pari a 27.372 votanti, mentre al primo turno erano stati 41.095 i votanti (pari al 66,06%). Alle comunali del 2010 i votanti al primo turno furono 44.943 (73,08%) su 61.496 elettori. Al ballottaggio, nel 2010, 35.866 elettori pari al 58,32%. Nel 2015, al primo turno, Mascaro aveva ottenuto 16.417 voti (41,83%) e Tommaso Sonni 10.147 (25,85%). Al ballottaggio Mascaro vinse con 16.011 preferenze (59,96%) contro 10691 voti di Tommaso Sonni (40,04%).
Paolo Mascaro, dunque, ha ottenuto la sua rivincita dopo l’onta dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Una vicenda lunga e travagliata che ha visto lottare Mascaro contro quella che lui ha sempre considerato una ingiustizia. Prima lo scioglimento di novembre 2017, poi il ricorso al Tar che a febbraio scorso reintegrò Mascaro per l’annullamento della sentenza dello scioglimento, un mese dopo il Consiglio di Stato accolse la sospensiva chiesta dall’Avvocatura dello Stato e Mascaro dovette togliersi nuovamente la fascia tricolore di sindaco. A settembre scorso poi la sentenza definitiva del Consiglio di Stato che ha confermato lo scioglimento. Ma Mascaro in tutto ciò ha ottenuto due vittorie: il rigetto della richiesta di incandidabilità ad agosto 2018 dal tribunale di Lamezia e pochi giorni dopo il voto del primo turno (10 novembre) dalla Corte d’Appello.
La vicenda della richiesta di incandidabilità però non è ancora finita visto che la Procura generale e l’Avvocatura (per conto del ministero dell’Interno) insistono sulla richiesta di incandidabilità nei confronti di Mascaro avanzando ricorso per Cassazione.
La composizione del Consiglio
Con Mascaro sindaco il Consiglio comunale (oltre a Ruggero Pegna) dovrebbe essere composto da questi 24 consiglieri comunali: per le liste Assieme Mascaro sindaco e Orgoglio Lamezia: Tranquillo Paradiso, Pino Zaffina, Maria Grandinetti, Giovanni Pulice, Antonietta D’Amico, Danilo Gatto, Davide Mastroianni, Alessandro Saullo (il più votato con 1037 preferenze), Annalisa Spinelli (la donna più votata con 812 preferenze) Giancarlo Nicotera, Enrico Costantino, Anna Caruso, Giovanna Saladini, Rosy Rubino, Antonio Lorena. Per Fratelli d’Italia, Pietro Gallo e Mimmo Gianturco; Forza Italia, Matteo Folino e Antonio Mastroianni; Partito democratico Aquila Villella, Dario Arcieri (o Lidia Vescio) e della stessa coalizione Eugenio Guarascio e Lucia Cittadino e Rosario Piccioni della lista Lamezia Bene Comune.
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