2 minuti per la lettura
Il sindacato Snalv Confsal ha chiesto di sospendere le procedure per la sottoscrizione del nuovo contratto dei sorveglianti idraulici di Calabria Verde.
CATANZARO – Il sindacato autonomo Snalv Confsal ha sollevato un nuovo fronte nella vertenza che riguarda i lavoratori della sorveglianza idraulica di Calabria Verde. Con una nota inviata al direttore generale Giuseppe Oliva, al presidente della Regione Roberto Occhiuto e all’assessorato all’Agricoltura, il sindacato ha chiesto con urgenza la sospensione delle convocazioni per la sottoscrizione del nuovo contratto.
Alla base della richiesta, la recente impugnazione da parte del Governo della legge regionale n. 27/2024, che prevedeva l’applicazione di due contratti distinti ai sorveglianti idraulici. Una normativa che, secondo Snalv Confsal, era illegittima e in contrasto con la legislazione nazionale. «Lo scorso aprile, nel corso dell’audizione presso la I Commissione Affari Istituzionali e anche in altre occasioni Snalv Confsal è stata -scrivono- l’unica organizzazione sindacale a denunciare le criticità della legge regionale. Evidenziando nell’occasione che «la mancata applicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl) Funzioni Locali».
A prescindere da una domanda dei dipendenti, o da una manifestazione di interesse. Poteva comportare l’impugnativa della modifica legislativa, in quanto sia il giudice del lavoro che il Tar hanno evidenziato il principio che il Ccnl da applicare ai dipendenti di Calabria Verde è quello delle funzioni locali. Poiché Calabria Verde è un Ente strumentale, non economico, della Regione Calabria e, pertanto, una Pubblica Amministrazione (così come in precedenza l’A.Fo.R. – cassazione 1450/2014)”.
Nell’impugnativa il Governo, oltre ad affermare il principio del mantenimento del trattamento economico ed accessorio nel passaggio da un contratto all’altro, ha evidenziato il contrasto della L.R. 27/2024, con le disposizioni di cui all’articolo 40 e seguenti del D.Lgs. n. 165/20001. Che riserva alla contrattazione collettiva la disciplina del rapporto di lavoro, richiamando in proposito anche i consolidati orientamenti della Corte Costituzionale che ha affermato «il principio di riserva di contrattazione collettiva». Con la conseguenza che qualunque norma regionale che non rispetta tale riserva «comporta un’illegittima intrusione nella sfera del legislatore nazionale».
In seguito all’impugnativa Snalv Confsal reitera anche la richiesta di legittimo inquadramento retributivo dei dipendenti. Dipendenti che nel passaggio dal contratto privato a quello pubblico, sono stati e sono ingiustamente penalizzati. E, chiede sia l’immediata sospensione della convocazione dei dipendenti della sorveglianza idraulica. Dal sindacato chiedono un incontro con Azienda Calabria Verde e Regione Calabria. «Al fine – dicono- di verificare la possibilità di una soluzione per applicare il giusto inquadramento retributivo ai lavoratori della Sorveglianza Idraulica. Avitando i contenziosi che i lavoratori sono già pronti ad attivare».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA