Sergio De Caprio, noto come capitano Ultimo
3 minuti per la letturaPOCHI minuti, in conferenza stampa dalla Camera dei Deputati, per un annuncio a sorpresa: «Vi presento il nostro prossimo assessore all’ambiente: il capitano Ultimo». Con queste parole il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli ha presentato a Montecitorio il colonnello Sergio De Caprio
L’ufficiale del Noe dei Carabinieri arrestò, nel 1993, Totò Riina. L’incarico sarà operativo non appena l’alto ufficiale otterrà il nulla osta dell’Arma.
De Caprio e Santelli durante la conferenza stampa hanno firmato il decreto di nomina che sarà esecutivo appena arriverà l’aspettativa.
«La Calabria – ha spiegato Jole Santelli – è spesso indicata come terra di criminalità in cui l’ambiente è associato a situazioni di illegalità. Sono orgogliosa – ha aggiunto – che il capitano Ultimo abbia accettato l’incarico. Faremo un grandissimo lavoro». Santelli ha anche ricordato che il colonnello De Caprio, toscano per nascita, è “calabrese” avendo avuto la cittadinanza del piccolo comune di Orsomarso, nel Cosentino.
I VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA E DELLA PRESENTAZIONE DEL NUOVO ASSESSORE
L’ufficiale, che si è presentato con il volto coperto da una fazzoletto, ha ringraziato Santelli per avergli offerto, ha detto, «il privilegio di servire il popolo calabrese», cosa, ha aggiunto, che farà «senza secondi fini, con il solo obiettivo di conseguire il bene comune. E’ un incarico – ha proseguito – di grande responsabilità da attuare con un gioco di squadra. E’ una delle sfide più belle che voglio affrontare. I temi sono tanti e concorderemo le cose da fare con il presidente e con la squadra. L’importante è garantire l’autodeterminazione della Calabria senza interferenze mafiose. Sono contro il concetto di dominio – ha concluso – che non mi appartiene. Il mio obiettivo è tutelare l’autodeterminazione delle comunità calabresi senza l’interferenza delle mafie di ogni tipo».
A margine della conferenza stampa, Santelli ha aggiunto: «Per almeno tre giorni alla settimana lavorerò dagli uffici romani perché è importante che la Calabria torni a dialogare con lo Stato e sia presente a tavoli strategici, così da assicurare un rapporto costante con tutti gli organismi istituzionali presenti nella Capitale, in particolare con il governo e il parlamento. La delegazione di Roma della Regione Calabria – ha aggiunto – deve essere un motore pulsante della nostra attività, perché buona parte del lavoro si svolgerà proprio qui».
Dura reazione di Pippo Callipo: «Non si può governare la Calabria da lontano»
Molto dura la reazione di Pippo Callipo, leader del centrosinistra calabrese in Consiglio regionale: «Il “cuore della Calabria” sarà a Roma, dove la presidente della Regione ha la residenza da anni e dove è rientrata subito dopo l’insediamento alla Cittadella. Mentre apprezzava gli arredi della costosa delegazione romana della Regione, la presidente Jole Santelli ha voluto far sapere ai calabresi che intenderà governare la Calabria da lì, dove starà almeno per tre giorni alla settimana».
«Non serve aggiungere altro – prosegue Callipo – e non bastano gli effetti speciali a coprire la gravità di queste dichiarazioni. I calabresi si stanno già rendendo conto che avranno una governatrice a distanza che si occuperà da Roma dei gravi problemi della Calabria. Non è certo un buon inizio».
La Regione, conclude, «non può essere gestita da lontano, e i calabresi non devono essere presi in giro. Con tutti i drammi e le emergenze che incombono sul territorio, non possiamo assolutamente permetterci una governance part-time. La Calabria non è un reality show».
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