La birra Gladium
1 minuto per la letturaANCHE nelle tante calabrie com’è noto dilaga da un po’ la bella moda delle birre artigianali ma ce n’è una che è davvero tutta particolare per la storia che qui vi narriamo , che abbiamo appreso l’altra sera in una degustazione alla Tavernetta di Pietro Lecce. La birra su chiama Gladium, fermentata in bottiglia, non filtrata e non pastorizzata. Fin qui materia dei critici enogastronomici.
Ma la vera novità è che il titolare è un laureato in Ingegneria informatica e biomedica all’Università Magna Grecia di Catanzaro. Si chiama Anselmo Verrino, ha 36 anni e dopo la laurea ha deciso però di fare altro, un sogno dice Anselmo: fare impresa nella sue terra.
Lui è di Zagarise, nella presila catanzarese e nel 2009 per realizzare quel sogno frequenta un corso per diventare birraio dell’Università di Perugia e poi uno stage in un microbirrificio. Due anni fa ad Anselmo si unisce Lucia Franco, un’altra laureata in economia aziendale, che è di Roccella Jonica e che poi diventa la moglie di Anselmo. Insomma una bella azienda familiare con un’unica missione: produrre birra di altissima qualità.
Vincono anche premi in varie parti d’Italia ma l’altra sera vendevano tranquillamente loro due la birra dietro un piccolo bancone senza problemi.
C’è un’indicazione in questa piccola storia? Senza enfasi ma anche senza sottovalutazione: si può fare e si può restare in Calabria. A patto che ci si metta voglia impegno passione e che si dismetta la lamentazione. Anselmo e Lucia lo dimostrano.
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