Il luogo dell'omicidio di Gennaro Ventura
2 minuti per la letturaPubblichiamo di seguito la lettera che Raffaele Ventura ha scritto a Gennaro Pulice, collaboratore di giustizia, killer del fratello Gennaro Ventura che da carabiniere testimoniò in un processo determinando la condanna del cugino di un boss. Che si vendicò ordinando a Gennaro Pulice l’eliminazione del carabiniere Gennaro Ventura.
LA LETTERA DI RAFFAELE VENTURA AL KILLER DEL FRATELLO
PENSAVO di voler sfruttare questa possibilità oggi per trovare parole che ti perseguiterebbero per il resto della tua vita. Ma la mia famiglia mi ha mostrato una strada diversa. Siamo tutti nati innocenti in questo mondo, nessuno di noi ha il potere di controllare le forze che, soffio dopo soffio, ci scheggiano e ci ammaccano, e ci spogliano della nostra innocenza.
Ma siamo tutti nati con il potere della scelta, come riempire quelle crepe e ammaccature dipende da noi. La delusione, il rancore, la vendetta, può alimentare una vita di rabbia e se scendiamo abbastanza in basso possiamo diventare ciechi di fronte al dolore che stiamo infliggendo agli altri. Oppure possiamo scegliere un’altra strada e non importa la brutalità che incontriamo o le nostre notti oscure di disperazione, possiamo scegliere di ascoltare una vita diversa, una vita retta, giusta.
I tuoi racconti alle forze dell’ordine sono serviti per far venire a galla delle verità, ma avrei creduto ad un “pentimento” se avessi raccontato prima le verità e non dopo essere stato arrestato. Sarei bugiardo se dicessi che ti ho perdonato, perché tu non hai solo ucciso mio fratello, tu hai “ammazzato”, “dilaniato”, per sempre, tutta la mia famiglia.
Il dolore che proviamo oggi è lo stesso che proviamo da 26 anni. Ma sono sincero quando ti auguro di cambiare nel cuore e chiedere perdono in primis a Dio e poi a te stesso, al bambino che sei stato all’adolescente che saresti potuto essere, all’uomo che sei. Perché perdonando te stesso, forse, un giorno, se è quello che cerchi, tutti i demoni che sono dentro di te spariranno e troverai la pace.
Raffaele Ventura
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