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Mario Oliverio durante l'udienza in Corte dei Conti

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CATANZARO – La Corte dei Conti, presieduta da Vincenzo Lo Presti, dinnanzi al presidente della Corte Angelo Buscema, ha emesso la sentenza di parificazione del rendiconto 2017 della Regione «nelle componenti del conto del bilancio e del conto del patrimonio» alla presenza del Presidente della Regione Mario Oliverio e dell’assessore al Bilancio Maria Teresa Fragomeni.

In particolare, la sezione, ha detto Lo Presti, «si è fatta carico di verificare l’attendibilità e l’affidabilità delle scritture mediante accesso diretto al sistema informatico della Regione e adottando per la prima volta in via sperimentale la dichiarazione di affidabilità del rendiconto attraverso un campione estratto di 30 ordinativi di spesa».

Scendendo, poi, nello specifico dell’analisi del bilancio, il consigliere Massimo Balestrieri ha evidenziato come la Regione abbia chiuso il 2017 «con un risultato di amministrazione pari a 988.815.479 euro». Aumentati i residui attivi (+8,41%) che significa che «sono aumentati i crediti certi, liquidi ed esigibili, rimasti da riscuotere».

Maggiori crediti da riscuotere, quindi, ma anche il dato riguardante l’assunzione di personale a tempo determinato, in virtù del quale «risulterebbe superato il limite di spesa per il lavoro flessibile per cui esiste un vincolo previsto dalla legge che obbliga a contenere la spesa per il personale a tempo determinato o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009. Tale limite anche nel 2017 è stato superato e i risparmi stimati da questo taglio lineare ammonterebbero a 552.130 euro, di cui 446.492 euro a carico del Consiglio regionale e 105.637 a carico della Giunta regionale».

Le società partecipate

Riguardo le Società partecipate il giudice referendario Stefania Anna Dorigo ha ricordato che «la Regione possiede partecipazioni in numerose entità, parte delle quali sottoposte a procedure fallimentari o di liquidazione coatta. Tale eccessiva proliferazione di società non pienamente efficienti, riconosciuta anche dalla Regione, l’ha indotta a contenere il fenomeno con processi di razionalizzazione. Occasione che però non sembra essere stata sfruttata al meglio. I dati trasmessi alla Corte mostrano esborsi per circa 60 mln annui a favore di partecipate».

Quindi, buona l’idea di razionalizzare, meno buona la sua realizzazione se è accaduto, ad esempio, che «la Regione sceglie di mantenere partecipazioni in 5 enti: Banca popolare Etica, Sacal, Ferrovie della Calabria, FinCalabra, Terme Sibarite. Smentendo la sua stessa decisione di dismettere società come ad esempio Banca popolare Etica».

Questo atteggiamento di incertezza decisionale ha «comportato anche esborsi a fondo perduto come la somma versata alle società Aeroporto S.Anna e Sogas, ritenute poi non strategiche, di circa 2.5 mln. C’è poi il capitolo delle sub-regionali come Arsac, Aterp, Arpacal, che presentano l’elevatissimo grado di dipendenza finanziaria dalla Regione che ha trasferito a tali enti circa 267 mln, hanno una struttura dei costi fortemente sbilanciata alla copertura delle spese per il personale che assorbono il 70-80% delle risorse in entrata e producono beni e servizi la cui utilità e poco misurabile».

I debiti fuori bilancio

Secondo il procuratore regionale Rossella Scerbo «rispetto all’anno precedente da un punto di vista numerico si è registrato un miglioramento, nonostante un disavanzo di 99 milioni di euro, inferiore rispetto a quello dell’anno precedente. Il perdurante fenomeno del riconoscimento dei debiti fuori bilancio, inoltre, continua ad avere dimensioni tali da rendere quanto mai opportuno un approfondimento istruttorio da parte della sezione di controllo. Il mancato riconoscimento sul piano gestionale espone a rischi notevoli di doppi pagamenti il che significa sottrarre risorse alla manovra di bilancio compromettendone gli equilibri».

Progetti Por

Anche per l’esercizio 2017, come per quelli precedenti, la Sezione del controllo ha rilevato un significativo ritardo nell’attuazione del Por Calabria-Fesr 2014-2020 che «espone – ha concluso il procuratore Scerbo – al rischio della perdita di fondi comunitari e compromette il raggiungimento degli obiettivi di crescita e sviluppo. I dati aggiornati al 2018 non esprimono un mutamento di tendenza decisivo, apparendo altalenanti e comunque al di sotto dei livelli ottimali»

Mobilità Sanitaria

Nel campo della Sanità è la mobilità sanitaria la maggiore criticità. «Spesso – ha detto il giudice referendario Stefania Anna Dorigo – i calabresi preferiscono curarsi in altre regioni, ma ciò comporta che la Calabria deve ‘rifondere’ le prestazioni rese ai propri residenti a strutture extraregionali. Il saldo della mobilità nel 2017 è stato pari a oltre 293 mln. Dividendo tale saldo per il numero degli abitanti, la Sezione ha calcolato che nel 2017, per ogni cittadino, il fenomeno della mobilità ha avuto un costo di 150 euro. Valore pro capite peggiore d’Italia destinato a salire fino a 163 nel 2018. Numerose sono le problematiche che affliggono gli enti del Sistema sanitario regionale e cioè le 5 Aziende sanitarie provinciali e le 4 aziende ospedaliere: ‘Pugliese Ciaccio’, ‘Mater Domini’, ‘Annunziata’, ‘Bianchi-Melacrino-Morelli’. Le stesse, pur avendo ampie disponibilità liquide non riescono a far fronte tempestivamente ai pagamenti. Accumulano debiti con i fornitori e crescono gli interessi di mora».

Le criticità dell’Asp di Reggio Calabria

In questo panorama un’analisi a parte è stata fatta per l’Asp di Reggio Calabria «che versa in una situazione – ha detto Dorigo – di gravissimo disordine amministrativo/contabile. Nonostante la situazione sia nota a Regione e struttura commissariale, l’Asp continua a non approvare bilanci dal 2013, ha effettuato il pagamento dei propri debiti pregressi solo in minima parte (14% del totale) e non dispone evidentemente di una struttura deputata a verificare la correttezza dei pagamenti effettuati con il costante rischio di estinguere più volte lo stesso debito o di pagare somme oggettivamente non dovute». 

Oliverio: Registrata una crescita economica della Calabria»

Ottimista il presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio che ha evidenziato come «nonostante i limiti strutturali ereditati nel tempo si è registrata in quest’ultimo anno una crescita importante dal punto di vista economico che attenua la distanza che separa la Calabria dal resto del Paese».

Oliverio ha ricordato come «con un avanzamento pari al 2% del Pil la nostra regione si attesta come la migliore del Sud e tra le più virtuose d’Italia. Nel 2017 abbiamo impresso una forte capacità di investimento attraverso una sinergica azione dei programmi Por, Fesr, Pac e Patto Calabria soprattutto nel campo delle infrastrutture, dell’agroalimentare, dello sviluppo sostenibile. Lo stato della spesa certificata della programmazione comunitaria è tale da escludere totalmente il disimpegno delle risorse al 31 dicembre 2018».

Per quanto riguarda le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti il Governatore ha puntualizzato che nel campo della sanità «siamo di fronte a un chiaro fallimento della gestione commissariale, che non solo non ha ridotto il disavanzo ma lo ha fortemente aggravato, come emerge dagli ultimi tavoli interministeriali».

Oliverio ha apprezzato il giudizio della Corte sulla contabilità e economica e lo stato patrimoniale in cui si dice che «la Regione ha mantenuto gli impegni assunti procedendo alla riorganizzazione del settore che scontava una grave carenza di personale. Un’attività che ha portato a una sensibile variazione dello stato patrimoniale per l’anno 2017, aumentando sensibilmente le informazioni in ordine ai cespiti inventariati». Per Oliverio si tratta di «un risultato dovuto ma non scontato, perseguito con ostinatezza per far diventare normale la nostra regione».

Infine, il Governatore ha ringraziato la Corte dei Conti per la sinergia e la collaborazione con cui sta procedendo in ordine alle nuove forme di controllo (LEGGI LA NOTIZIA) che consentono all’ente di procedere in maniera più regolare anche sull’emanazione delle Leggi e ha sottolineato lo sforzo nel campo della riduzione della spesa con la recente disposizione legislativa sui costi delle strutture del Consiglio e della Giunta e della trasparenza istituzionale. «Dal 2002 – ha aggiunto Oliverio – non succedeva che la Regione riuscisse ad approvare tutti i bilanci degli enti sub regionali. Noi ci siamo riusciti, così come rileviamo che la partecipazione della Regione in alcune società partecipate è estremamente proficua come nel caso della Sacal dove si registrano flussi record di visitatori e un aumento sensibile di mobilità e accessibilità. Ma anche con Sorical si stanno ottenendo significativi risultati a beneficio dei nostri territori. Questa Giunta – ha concluso – sta recuperando un ritardo storico accumulato in decenni e si pone all’altezza delle sfide imposte dalle riforme del pubblico». 

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