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CATANZARO – Il “pane solidale” per aiutare molte famiglie in difficoltà durante questo periodo di forte crisi: chiunque, nei panifici aderenti, potrà acquistare una pagnotta di pane al prezzo simbolico di 1 euro e lasciarlo in sospeso a chi ne ha bisogno.
Accade a Catanzaro, grazie all’iniziativa lanciata da Assipan, l’associazione che racchiude le imprese panificatrici aderenti a Confcommercio. Davanti ai disagi sempre maggiori per l’emergenza coronavirus, l’iniziativa ha subito trovato il supporto dell’Amministrazione comunale di Catanzaro, che ha deliberato il patrocinio gratuito nell’ultima riunione della Giunta presieduta dal sindaco del capoluogo calabese, Sergio Abramo. Una proposta accolta anche dall’associazione Vitambiente, presieduta da Pietro Marino, e dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace.
L’idea di famiglie che non riescono più a comprare il pane, appare molto simile al periodo della Seconda guerra mondiale, quando bisognava fare la fila davanti ai forni, sempre avendo la possibilità di pagare una pagnotta che, il più delle volte, diventava un’occasione per aiutare con un dono parenti e amici. Questo fino alle razioni di pane limitate, come nel caso della tessera che prevedeva la distribuzione di due quintali per famiglia al mese o con i successivi 300 grammi al giorno.
Una storia che si ripete per un prodotto alimentare che rappresenta il simbolo della povertà, con la crisi economica causata dalle restrizioni per il Covid-19, con la perdita del posto di lavoro e il moltiplicarsi dei casi di cassa integrazione, compresa la chiusura di un gran numero di attività commerciali. Assipan, a cui aderiscono le principali panetterie del capoluogo calabrese, ha voluto fare la sua parte. Il pane verrà imbustato e la confezione verrà sigillata con una apposita etichetta adesiva logata con il nome della iniziativa, mentre il donatore potrà compilare, se lo riterrà, la apposita sezione “Donato da… ”.
Della raccolta e distribuzione delle pagnotte solidali preparate dagli associati se ne occuperanno materialmente i volontari dell’associazione Vitambiente seguendo le indicazioni della Curia e con le autorizzazioni debitamente predisposte dal Comune. L’obiettivo è stato spiegato dalla stessa associazione di categoria collegata a Confcommercio: «Si vuole, in questo modo, innescare una catena di solidarietà che coinvolga le persone e dia loro un altro, nobile modo per sentirsi parte attiva di una comunità».
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